Approvato il bilancio di Alfa srl
L’anno passato si è chiuso per l’azienda, della quale sono soci la Provincia e 123 comuni del Varesotto, con un fatturato di oltre 44 milioni di euro e un utile superiore agli 11 milioni

L’Assemblea dei Soci di Alfa Srl, gestore unico del Servizio idrico integrato in provincia di Varese, ha approvato giovedì sera all’unanimità il bilancio per l’esercizio 2019.
L’anno passato si è chiuso per l’azienda, della quale sono soci la Provincia e 123 comuni del Varesotto, con un fatturato di oltre 44 milioni di euro e un utile superiore agli 11 milioni.
«Il risultato economico dello scorso anno è estremamente positivo – dice il presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli – e dimostra come l’azienda sia in crescita. Lo sarà ancora di più quest’anno, perché le previsioni dicono che supereremo i 70 milioni di fatturato».
Conti a parte, la soddisfazione maggiore arriva per il lavoro svolto nella “costruzione” dell’azienda.
«Stiamo compiendo un passo storico – prosegue Mazzucchelli – verso l’obiettivo di consolidare Alfa davvero come gestore unico del Servizio idrico integrato della provincia. Questo è stato possibile grazie all’impegno e alla collaborazione intelligente di tutti i soggetti interessati, in primo luogo i sindaci dei comuni. Con la fusione delle Società ecologiche in Alfa, l’imminente acquisizione delle gestioni della Prealpi Servizi, quella degli altri piccoli depuratori, di decine di acquedotti e reti fognarie, stiamo mandando a regime una società che a breve impiegherà oltre trecento persone con l’obiettivo di fornire continuità, qualità ed elevati standard per un servizio pubblico indispensabile ai cittadini e all’ambiente».
L’aumento di utile e fatturato rispetto all’anno precedente (esercizio 2018) è stato notevole: si è passati rispettivamente da 6,5 a 11,1 milioni e da 30,7 a 44,2 milioni.
«Sono numeri frutto delle acquisizioni, ancora in corso, delle quali parlavo prima – spiega il presidente di Alfa -. L’utile è rilevante, ma si deve tener conto che si tratta di risorse messe a riserva e che servono a tutelare l’azienda di fronte a qualsiasi variabile, anche quelle non preventivabili al momento. Ad esempio, 4,3 milioni andranno a coprire la differenza che deriverà dai minori trasferimenti dei comuni rispetto a quanto versavano alle Società ecologiche. Un altro milione circa servirà per sanare situazioni ereditate da altre gestioni (sanzioni e altro). Inoltre, è chiaro che pur facendo investimenti ingenti, gli ammortamenti sono diluiti nel tempo, basti pensare che per le fognature si parla di 40 anni».
Oltre ad approvare il bilancio, l’Assemblea ha preso atto del processo d’incorporazione delle sei Società di Tutela (Arno, Rile e Tenore – Olona – Laghi di Varese e Comabbio – Verbano – Bozzente – Valmartina).
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