I voti alla Openjobmetis: accanto al “General” torna a brillare il capitano

L'argentino guida l'attacco biancorosso con 27 punti e il piglio del campione, ma accanto a lui piacciono Ferrero, Strautins e un Douglas in crescita. Ruzzier non convince

Supercoppa: Openjobmetis Varese - Germani Brescia 102-100

MORSE 7 – Il rapporto tra rendimento, costo e minuti in campo è eccellente: fa rifiatare Scola per quasi un quarto d’ora e chiude con 10 punti, 3 rimbalzi, 4 falli subiti e 13 di valutazione. Piace il fatto che sembra non accontentarsi: mai un appoggio semplice, spesso un movimento più complicato ma anche più efficace. Benissimo a rimbalzo quando può sfruttare muscoli e movimento (meno sul tagliafuori secco). Qualche amnesia difensiva, ma i meriti sono assai più numerosi dei difetti.

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SCOLA 7,5 (IL MIGLIORE) – Sarebbe sbagliato dire che l’ha vinta lui. Sarebbe sbagliato dire che Varese è scoladipendente. Però, porca miseria, quando il Generale cambia marcia, quando il suo motore – più lento di un tempo – innesta le marce alte, la partita cambia volto. Incredibile come, talvolta, vada a canestro con una finta e due palleggi: lui, un camion in mezzo ad altri marcantoni in un’area grande come un salottino. MVP anche per i lettori della #direttaVN con il 56% dei voti

DE NICOLAO 6 – Va a canestro con un sottomano a palombella con cui evita i tentativi di stoppata degli zompatori bresciani, due punti belli e difficili che ci dicono qualcosa di buono sul temperamento di Giovanni. Incide il giusto, in una partita dai ritmi alti e dai canestri a getto continuo, però piace per quel suo modo vivace di stare in campo.

JAKOVICS 6,5 – Dopo due partite complicate si risolleva, e lo fa nella maniera migliore: meno tiri, nessuna forzatura (anzi, una: ma quella volta ha messo la tripla), più attenzione al contorno. L’impressione è che avrà meno minuti, però potrà lavorare sulla qualità e non dover entrare sempre in modalità “salvatore della Patria”.

Con Brescia è sempre volata, ma stavolta l’Openjobmetis vince

RUZZIER 5,5 – Il voto più difficile da dare, anche perché nel precampionato il Ruz si è visto poco al di sopra della sufficienza. Con Brescia inizia bene, ci mette personalità e volontà, poi però diventa via via più trasparente, anche perché sceglie di non tirare mai, neppure quando sta correndo verso il canestro, preferendo distribuire il gioco. Apprezziamo la scelta, però così diventa troppo prevedibile, e alla fine il suo altruismo paga fino a un certo punto: 3 assist sono pochi per il suo modo di giocare.

STRAUTINS 7 – Si riprende minuti importanti, non solo perché l’assenza di Andersson costringe Bulleri a ruotare di più le proprie ali ma anche – e soprattutto – perché Arturs stavolta produce merce di qualità. 15 punti con il 71% dal campo, qualche rasoiata ben assestata alla difesa, lavoro a rimbalzo anche ad alta quota. Certo, in difesa contro Crawford perde qualche duello ma sono cose da mettere in conto. Anche sette falli subiti: ruggito.

DE VICO 5,5 – Vede pochi palloni in attacco ma, al di là dei 4 punti, manda sul ferro un paio di belle imbeccate. Dietro prova sempre a mettere intensità, però stasera non sempre è efficace. Gli mettiamo un “più” simbolico in pagella perché chiude la strada a Crawford nell’ultima azione, che l’americano disegna male fin dalla ricezione.

FERRERO 7 – Il capitano ha faticato in diverse partite di questa Supercoppa ma chiude in bellezza la serie “estiva”. Primo quarto clamoroso, per festeggiare il ritorno in quintetto base: 9 punti pesanti, bottino che per parecchio tempo lo fa essere il top scorer del match. Poi si accendono i bomber di professione e pazienza, però il Gianca stasera è protagonista fino in fondo, con la tripla che quasi decide il match.

DOUGLAS 7 – Un passo per volta, si cala sempre di più nei ruoli per cui è stato scelto, quello di leader innanzitutto, quello di finalizzatore a seguire. La leadership sta nel voler gestire i palloni pesanti, nel provare a risolvere le situazioni complicate: non sempre va bene, però Toney ha la statura per provarci. Per quanto riguarda i “semplici” punti realizzati non ci si può lamentare: chiude a 18 con 5 assist e con un poker di triple a bersaglio. Il giorno in cui inizierà anche a saltare l’uomo e a segnare in entrata, avrà completato l’opera.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Settembre 2020
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