Assalto ai punti tampone, presto il potenziamento alle Fontanelle e al PalaCus Insubria
Cresce la richiesta di tamponi e i punti aperti attualmente non sono più sufficienti. Ats Insubria sta per attivare due nuove sedi

Tutti in fila in auto. Un lungo serpentone occupa questa mattina via Rossi a Varese. Sono le persone invitate da Ats Insubria a fare il tampone per verificare la presenza del SarCoV2.
Oltre al punto di viale Borri all’ospedale di Circolo destinato in prevalenza a studenti e operatori scolastici ma anche a quanti devono effettuare il controllo di fine quarantena, anche in via Rossi si assiste a una lunga processione di vetture.
È un sistema comodo, si attende il proprio turno in macchina e si accede a una tensostruttura dove ci sono due postazioni.
Le richieste però sono in vertiginoso aumento e si cercano alternative adeguate e sicure per evitare assembramenti o esposizione prolungate sotto la pioggia.
Gia da domani o mercoledì si aprirà un nuovo punto tamponi gestito sempre da Ats Insubria: si tratta di tende montate dalla Protezione civile come quelle allestite per i test sierologici al personale della scuola nell’agosto scorso.
Anche in questo caso sarà una modalità “drive trough” . L’attività potrebbe assorbire anche quella del punto tamponi dell’ospedale di Circolo.
Dal 2 novembre, inoltre, al palazzetto dell’Università dell’Insubria di via Monte Generoso sempre a Varese, Ats allestirà il punto scuola con i test rapidi per studenti e personale.
L’attività potrebbe arrivare a superare i 2000 esami al giorno. Una cifra che attualmente si raggiunge sull’intero territorio provinciale.
Per i referti, oltre al laboratorio di microbiologia dell’ospedale di Varese si è aggiunto anche un laboratorio di analisi della Campania che ha recentemente vinto il bando di Regione Lombardia. Entro 48 ore è possibile poi ricevere via email e sul fascicolo sanitario l’esito. Rimangono più veloci i tempi per il mondo della scuola.
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