Da Luino a XFactor, una tradizione di talenti che si ripete
Il Lago Maggiore è terra di personaggi illustri, dai comici, ai grandi scrittori fino ai protagonisti della cucina e recentemente grandi atleti sportivi
Il nostro lago è una casa di talenti che abbiamo la fortuna di scoprire giorno per giorno. Uno tra gli ultimi è Giuseppe Roccuzzo, un cantante che a XFactor ha fatto commuovere Emma Marrone e che giovedì 8 Ottobre affronterà i Boot camp in vista del live. Un giovane che ci dà la speranza di poter continuare ad assistere alla nascita di nuovi artisti, in grado di contribuire alla crescita culturale del nostro territorio e conferire poesia alle sponde del nostro caro lago.
L’acqua scorre, ti accarezza quando immergi una mano e non è un muro, non può fermarti. E di questo ne è testimone Federico Morlacchi, una delle più recenti scoperte che il Lago Maggiore riconosce. Un giovane talento del nuoto che ha tanto vinto nell’ambito delle Paraolimpiadi.
Se negli anni la vita, i piccoli borghi, le strade e le persone cambiano, il lago è uno di quegli elementi naturali che ha il pregio di non mutare, di conservarsi nella sua poesia e forma più bella. Il Verbano, in particolare, fin dal tredicesimo secolo, è stato testimone della nascita di diversi talenti che spaziavano dalla pittura con Bernardini Luini, all’arte culinaria con Bartolomeo Scappi, considerato il più grande cuoco del Rinascimento per le idee innovative in tema di ristorazione.
Di sfondo alla nascita di questi personaggi diventa poi, negli anni, un vero e proprio protagonista negli scritti di Vittorio Sereni e Piero Chiara, un poeta e uno scrittore di cui la nostra costa può calorosamente vantare l’appartenenza.
All’interno di questo interessante percorso, l’Alto Verbano vede emergere anche un Premio Nobel con Dario Fo, Francesco Salvi, Enzo Iacchetti, Massimo Boldi, Checco Pellicini e Sarah Maestri; attori e comici che sono stati in grado di trasformare l’aria malinconicamente poetica del lago, in un sorriso oltreconfine.
Sarà per la luce che a spiraglio tocca alcuni angoli o per l’increspatura che d’inverno coccola le rive più frastagliate, ma il nostro lago è davvero magico.
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