Il Città di Varese rinforza la società: “Persone giuste al posto giusto, per tornare dove conta”
Il presidente Stefano Amirante ha svelato tutto il restyling della società biancorossa ma presenta il futuro riguardo a squadra, staff, Bustecche, ritiro, settore giovanile e femminile
Terminata da meno di una settimana una stagione lunga e non troppo positiva, anche se conclusa con la salvezza al primo anno di Serie D, il Città di Varese pensa già al futuro e con un incontro esaustivo con la stampa ha chiarito quali saranno le prossime tappe di crescita del club, a partire da una nuova struttura di cariche societarie, un organigramma più dettagliato e complesso, che risponda alle ambizioni di sviluppo della dirigenza biancorossa.
Nella sede del club adiacente, nella casetta adiacente allo stadio “Franco Ossola”, «che continuerà a non essere gestito dal Città di Varese», il presidente Stefano Amirante ha parlato a lungo riguardo i vari temi sensibili del mondo biancorosso.
Tutte le frasi riportate da qui in avanti sono le parole del presidente del Città di Varese, Stefano Amirante
Era necessario oggi farvi venire per parlare sulle cose fatte, dirle nel modo più chiaro possibile in modo tale che tutti sappiano a che punto siamo. Questo per evitare fraintendimenti e capire le scelte che abbiamo fatto. Continuare nell’ottica di parlare a cose fatte.
Riguardo alla passata stagione, ringrazio Gianni Califano e Andrea Scandola. Non siamo sempre stati in linea con le scelte legate al calcio ma umanamente sì. Si è arrivati al pensiero, non potendo andare avanti così com’era, di prender strade diverse. Ringraziamo tutti quelli che hanno aiutato il Città di Varese a fare qualcosa di impensabile. L’anno scorso a oggi dovevamo fare la Seconda Categoria, siamo riusciti con tante difficoltà ad andare avanti e credo che il risultato sia stato ottenuto. Gli obiettivi fondamentali erano le strutture e alla fine, seppur con tempistiche variate, l’obiettivo è stato centrato. Abbiamo dichiarato da subito che il traguardo sarebbe stato il mantenimento della categoria.
La stagione finisce con soddisfazione, personalmente sono dispiaciuto dei risultati dell’ultima partita: volevo arrivare con sei squadre dietro. Grazie a Gianni, Andrea e tutti gli altri che sono stati fondamentali durante la stagione.
STRUTTURA SOCIETARIA
Seguiamo i dettami dei primi post che avevamo scritto quando partivamo per la Terza Categoria. Volevamo strutturare una società che andasse alla pari dei risultati. Cerchiamo di crescere. Nella convinzione di raggiungere la salvezza, oggi il Città di Varese si struttura con un organigramma con compiti e mansioni precisi. In Serie D serve un’organizzazione che punti alla professionalità.
Presidente sarò ancora io, Stefano Amirante, che mi occupo ormai a tempo pieno della società, mentre il vicepresidente continuerà a essere Stefano Pertile che è una presenza importante e fondamentale. Segretario, sono estremamente contento, tanto quanto un attaccante, sarà Alessio De Carli che negli ultimi 14 anni è stato delegato provinciale della Lega Nazionale Provinciale. È la persona assolutamente adatta per questo ruolo: ha esperienza, preparata, ha conoscenze; nessuno poteva essere meglio di lui e io sono tranquillissimo. Mi aiuterà per i rapporti con il Comune, per le strutture, tant’è che già al prossimo incontro a Palazzo Estense verrà con me. Responsabile Logistica sarà Federico Mauro: a breve avremo un centro sportivo da gestire, dal mantenimento del verde agli spogliatoi, e saranno in campo a lui queste mansioni, che negli ultimi mesi ha dimostrato di avere le competenze adatte. Il Team Manager, che nei dilettanti non esiste come ruolo ma che secondo me è importante perché sarà l’unico anello di contatto tra squadra e società e farà da filtro con l’allenatore: sarà Danilo Vago. Abbiamo parlato con lui per mesi, lo abbiamo dovuto convincere che questa società è qualcosa di diverso dal passato. Ha un passato importante in biancorosso, condividiamo con lui un’idea di calcio che può sembrare all’antica ma è concreta e a noi piace. Sono contento che ci sia lui e che il gruppo abbia a disposizione la miglior scelta per questo ruolo. Non ci sarà il direttore sportivo: chi si occupa di contratti, mercato e scelte tecniche non può essere a contatto con la squadra. Chi si occuperò del mercato, e farà solo quello a tempo pieno, deve conoscere il calcio del territorio ed essere legato a Varese e questo rende molto complicato questo incarico. Mi sono affidato al territorio, alla mia conoscenza personale, ai giudizi e quindi alla fine abbiamo scelto Alessandro Merlin. Spero sia compreso nel suo lavoro: è una voce forte della società e deve essere pronto tutto l’anno sui giocatori. Il fatto che lui fa un altro lavoro per me sarà un valore aggiunto.
A scegliere i giocatori sarà quindi sarà una commissione tecnica della quale fan parte l’allenatore della prima squadra, chi fa il mercato, chi gestisce il gruppo e quindi il team manager e chi fa il responsabile del Settore Giovanile, considerando la regola degli under che ci sta già aiutando a individuare i giovani sin da adesso; anche la società infine darà l’approvazione economica sulle scelte. In questo modo per ogni scelta si farà un tavolo di confronto per arrivare alle scelte.
Responsabile settore femminile Claudio Vincenzi: la scelta viene dalla società di origine, di Porto Ceresio. Era fondamentale iniziare in questo ambito rivolgendosi alle persone giuste. Ci siamo parlati, ci siamo capiti su tante cose ma era anche una scelta obbligata perché si occupa di calcio femminile da 10 anni.
Responsabile dell’ufficio stampa sarà ancora Vincenzo Basso, una delle conferme da me più apprezzate.
Mi sembra che come organigramma sia strutturato nella maniera ideale, di una società che deve crescere e arrivare pronto al prosieguo dell’aspetto tecnico. Abbiamo cercato le persone giuste per i ruoli scelti e non abbiamo creato mansioni in base ai soggetti, questo è importante. Entro due, tre stagioni l’obiettivo deve essere quello di ritornare tra i professionisti, dove il Varese crediamo debba stare.
FIlippo Lo Pinto non è stato citato perché ha già spiegato la sua scelta ma è ancora vicino al club. Per quel che mi riguarda non cambia molto, c’è totale condivisione degli obiettivi. Rosario Rasizza di OpenjobMetis ci ha aiutato, speriamo tutti che lo faccia ancora. Anche nel mondo basket mi sembra che gli piaccia dare impulsi elettrici. Siamo stati contenti di averlo al nostro fianco, se vorrà aiutarci ancora, noi siamo certi della serietà del nostro progetto.
L’ultima parola riguardo a Lo Pinto, spetta al vicepresidente Stefano Pertile: «Non ha fatto un passo indietro, farà parte integrante della società. Si è innamorato di questa squadra e quindi non è così facile abbandonarci».
BUSTECCHE E RITIRO
Il centro sportivo delle Bustecche sarà consegnato a lavori conclusi per il 15 agosto, così mi è stato detto e così vogliamo. Questa fase dei lavori è quasi esclusivamente cartacea ma ci sono già stati anche interventi fisici. Credo che non ci siano dubbi sul rispettare i tempi dettati dal contratto. Non pensiamo di fare la preparazione alle Bustecche perché sarà impossibile, ma verrà fatta ad Albizzate, grazie anche al bando di Regione Lombardia. Ci sarà un progetto di comunicazione con il Comune e la struttura ci permetterà di stare lì tutto il giorno. Le date esatte verrano decise dall’inizio del campionato, ma tra fine luglio e inizio agosto.
SQUADRA E STAFF
L’allenatore della prima squadra sarà ancora Ezio Rossi. Era quasi scontato, i matrimoni si fanno in due anche in prospettiva dei progetti in essere. Con lui c’è un rapporto personale tale che ci ha permesso di chiarire tutto in 8 minuti. Lo staff di mister Rossi è definito e verrà presentato vicini all’inizio della preparazione: sarà quasi tutto nuovo a parte la conferma di Neto Pereira. L’allenatore della Juniores Nazionale 19 rimarrà Gianluca Porro; da questa squadra dovranno uscire i futuri under per la prima squadra, come accaduto con Aiolfi quest’anno, che ha già anche segnato in Serie D.
Sulla squadra non vogliamo sbilanciarci prima delle firme a prima del 1 luglio non possiamo siglare accordi. C’è un . Il mister ci ha dato una lista, che non abbiamo integralmente sposato, ma quasi. Il 2 luglio verranno confermati i primi nomi, anche rispetto a nuovi arrivi. La volontà è di partire con la preparazione con almeno il 90 per cento della rosa.
SETTORE GIOVANILE
Il 4 luglio ci sarà l’Adunata Biancorossa, la parte tecnica con gli istruttori verranno presentati nei prossimi giorni anche perché la stagione termina il 30 giugno e ci sembra corretto aspettare almeno la nuova stagione. Voglio sottolineare i punti di forza necessari: crediamo che una società come il Città di Varese debba avere un’idea di settore giovanile molto in linea con quella che è stata la storia. Quindi la finalità è prettamente agonistica: non numeri ma qualità. Ci vorranno ovviamente anni perché partiamo da zero, dalle categorie provinciali. Questo significa che difficilmente sarà possibile ipotizzare più di un numero per annata, introdurremmo criteri di merito, mentre per la Scuola Calcio e Attività motoria, vuole essere popolare, senza nessun filtro. Questo perché ci chiamiamo Città di Varese e vorremmo che tre 15 anni tutti possano dire di aver giocato nel Varese. Si crea appartenenza, di avvicinano i ragazzi alla maglia. L’idea è quindi di due settori ben separati. Proveremo a intessere accordi con altre società del territorio dove il nostro club deve essere al vertice della piramide, anche per dare opportunità a chi ha iniziato qui di continuare a giocare. Una scelta forte da subito, che guarda avanti, è che il settore agonistico non pagherà la retta da qua a sempre. In più, per le categorie inferiori, andremo a riservare una parte piccola dei posti, 10 per cento circa, anche a chi non può permettersi la retta. Copriremo noi le rette, un aiuto alle famiglie che non possono mettere il calco al primo posto. Questi aspetti hanno bisogno di un supporto economico, che ci è venuto incontro qualcuno in più, una famiglia storica di Varese che ci ha aiutato già in questa stagione ed è stato al fianco della società anche negli anni passati: lui è Vito Rita, che ha detto di voler aiutare il settore giovanile e dare una mano alle famiglie che hanno bisogno. Devo ringraziarlo, rimane fuori dalla società, interviene in modo personale e non con l’azienda, e ci ha già dato una grande mano. Il Responsabile del Settore Giovanile, soprattutto tecnico, che conosca allenatori, giocatori e società, che abbia qualità di valutare i ragazzi: sarà quindi Roberto Verdelli. Ha già iniziato il suo lavoro, sta scegliendo gli allenatori e sono sicuro che con lui, nel medio periodo, otterremo dei risultati. Sappiamo che partiamo da zero, sarà il primo anno e siamo pronti anche.
Rientrerà in biancorosso anche Marco Caccianiga, una scelta obbligata con piacere, che si occuperà della attività motoria preagonistica.
LA MAGLIA
Nella scelta della maglia, per la prima squadra, non la voglio personalizzata e che sia uguale dai grandi ai più piccoli. Lo sponsor tecnico sarà Kappa. Avere la casacca identica per tutti sarà un segnale di unione e identità forte per tutti i componenti del club.
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