A Gallarate Lorenzo Scandroglio e “la sua risata piena di vita e di sberleffo”
Il Cai gallaratese ha tenuto una serata in memoria del giornalista scomparso a luglio. Un momento associato ad un evento di cultura della montagna, dentro a una tradizione a cui anche Scandroglio ha contribuito

Al teatro delle Arti c’era una bella commozione, nella serata che ricordava il giornalista e cantore della montagna Lorenzo Scandroglio, scomparso la scorsa estate, improvvisamente. Una bella commozione perché era un ringraziamento e insieme una apertura alla vita.
Sembrava di sentir risuonare «la risata piena di vita e di sberleffo» di Lorenzo, evocata subito da Linda Cottino, direttrice di Alp che ha lavorato fianco a fianco con Scandroglio per alcuni, intensi anni. Si è emozionato, nel ricordarlo, anche Pierantonio Scaltritti, già presidente del Cai Gallarate, che ha introdotto la serata insieme ad Antonio Moroni.

Il ricordo di Linda Cottino è stato familiare, affettuoso. «Sono stati otto anni bellissimi. Scalavamo, andavamo in montagna, ci siedevamo nei bar a scrivere subito». Ha evocato Lorenzo Scandroglio non solo narratore della montagna, ma giornalista a tutto tondo: «Nell’asfittico mondo dell’alpinismo, con Lorenzo si respirava. Si spaziava tra mille argomenti, dal trend del bio alla menzogna in alpinismo. Insieme abbiamo fatto delle inchieste, andando a toccare nervi scoperti».

La nostra cordata ad Alp è stata una cordata vincente, stimolante, divertente. Ecco: io non vorrei si perdesse questa vena ironica, frizzante di Lorenzo», ha concluso, prima di declamare i versi della poesia “La gioia si scrivere”, di Wisława Szymborska.
La sezione gallaratese del Cai ha una tradizione di tanti eventi culturali nell’arco dell’anno, al festival Duemilalibri, con la rassegna CineCime: è una tradizione che ha visto protagonista anche Lorenzo Scandroglio, cui anche la sezione cittadina deve molto (nella foto qui a fianco: la intensa serata con Simon Kehrer e Walter Nones, un anno prima della scomparsa di Nones).
Trecento persone hanno partecipato alla serata dedicata a Lorenzo Scandroglio, che ha proposto anche un film , “Il buco”, alla presenza del Michelangelo Frammartino, che ha introdotto e commentato la pellicola, omaggio al mondo speleologico, in una visione completa del mondo della montagna.

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