Si presenta per il consiglio provinciale la “lista dei Civici”
A presentarla, nella mattina del 9 dicembre, i sindaci di Angera, Comabbio, Daverio e Masciago Primo: Alessandro Paladini Molgora, Marina Paola Rovelli, Marco Colombo e Marco Magrini
Si chiama “Progetto Civico” e si propone come la “vera lista civica” delle elezioni provinciali del 18 dicembre prossimo.
A presentarla, nella mattina del 9 dicembre, i sindaci di Angera, Comabbio, Daverio e Masciago Primo: Alessandro Paladini Molgora, Marina Paola Rovelli, Marco Colombo e Marco Magrini, già vicepresidente della provincia.
«I sindaci nei piccoli comuni sono operativi a 360 gradi, imparano presto a essere pragmatici: ed essere civico significa tradurre in azione questo pragmatismo – sottolinea Marina Paola Rovelli, chiarendo il metodo di lavoro della lista – Inoltre, i piccoli comuni non hanno forza per risolvere problemi sovraterritoriali, la vera forza è lavorare insieme. Con il criterio del confronto, cioè raccogliendo le esigenze ascoltare e lavorare con il territorio».
Perchè: «La provincia dei sindaci dovrà essere un vero presidio dinamico dei territori che permetta loro di esprimere eccellenze e capacità, promuovendo le interazioni tra pubblico privato – spiega Marco Colombo – I sindaci si confrontano quotidianamente con problematiche e aspettative locali e di ambito, del mondo produttivo e del sociale e perciò sanno quali sono le risposte adeguate».
Per questo: «Prevediamo tavoli di confronto su temi specifici con gli amministratori locali dei comuni interessati, dove sviluppare e condividere progetti per una nuova Provincia dei sindaci e dei rappresentanti delle loro comunità – spiega Alessandro Paladini Molgora – Ma anche per disegnare insieme alle forze produttive e sociali la nuova vocazione della nostra provincia. Lo vogliamo fare concentrandoci sulle esigenze delle nostre comunità e sulla volontà di progettare linee di sviluppo innovative e sostenibili per la nostra provincia».
,Perchè: «Le risorse ci sono, e la Provincia deve sforzarsi di raccordarle e predisporre programmi condivisi – sottolinea infine Marco Magrini – Nella nuova Provincia di Varese, il confronto dovrà avvenire su qualsiasi problematica delle comunità che compongono il territorio. Esempi sono rappresentati dalle azioni che intendono intercettare i vari fondi (PNNR, quelli regionali e gli Interreg) e dalla revisione della legge regionale sul riordino del Servizio Socio Sanitario in Lombardia. Ma lo sono le tematiche del turismo, del controllo del territorio e delle sue acque, le problematiche legate alla mobilità e al trasporto, alle frontiere, alle diverse esigenze della provincia di montagna e quella di pianura, quella agreste e quella industriale. Infine, va ripresa in mano anche la questione Alptransit, che è di importanza fondamentale».
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