Leggiuno spa alla ricerca di un compratore, “fino a settembre non si licenzia“
Il vertice a Varese fra azienda e parti sindacali. Domani incontro coi lavoratori. “L’azienda non è fallita”

«L’azienda non è fallita, è in liquidazione e la proprietà sta cercando un compratore». La situazione alla Leggiuno spa non è rosea, a dispetto di quanto psi possa sperare nelle parole di Ernesto Raffaele di Ficlem Cgil e Alessandra Savoia di Felcma Cisl, le due sigle sindacali presenti all’incontro di lunedì pomeriggio unitamente alla rsu aziendale, il liquidatore e il legale rappresentante della Leggiuno Spa, azienda del Lago Maggiore dalla lunghissima tradizione manifatturiera che deve fare i conti con la volontà della proprietà indiana di liquidare.
Chiudere, insomma, lasciando a casa i 140 dipendenti.
Alla presenza di un rappresentante dell’unione degli industriali della provincia di Varese che ha prestato la sede al tavolo di confronto si è dunque avuto il primo contatto ufficiale fra le parti. «Il passo che tutti si auspicano, proprietà compresa, è quello di riuscire a trovare un compratore per questa realtà che non deve essere data per morta dal momento che, lo ribadiamo ancora una volta, non siamo di fronte ad un fallimento», dicono dal sindacato che ha appreso della presenza di una situazione debitoria in capo all’azienda, «anche se questa situazione debitoria non ci è stata illustrata nel dettaglio, la cifra non è stata espressa».
Luce e gas – i cui costi sono fra le cause ufficiali della liquidazione – ci sono ancora: le macchine funzionano ed è stato garantito il termine delle lavorazioni i cui risultati potrebbero concorrere a generare liquidità.
Sotto il profilo salariale la buona notizia è che nella giornata di oggi è stata pagata la retribuzione di giugno, quindi tutti i dipendenti hanno percepito l’ultimo stipendio. «Abbiamo fatto richiesta di monetizzare la porzione di stipendio di marzo che ancora manca» concludono dal sindacato «e ci siamo dati un ulteriore tempo per l’incontro al 7 si settembre alle ore 15 sempre presso Univa, a Varese. Fino a quella data non c’è in atto nessun licenziamento».
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