Mostra omaggio a Marcello Schiavo alla Studi Patri

Il museo ospita la mostra con le ultime opere dell'artista

Generico 10 Oct 2022

Sabato 15 ottobre alle ore 17.00 inaugura la mostra di acquerelli di Marcello Schiavo con il patrocinio dell’Assessorato alle Attività Formative del Comune di Gallarate. La mostra avrebbe dovuto tenersi nell’aprile del 2020 ma era stata rimandata a causa dell’emergenza sanitaria.

La mostra nasce dalla volontà della famiglia di esaudire il desiderio di Marcello Schiavo, venuto a mancare nel settembre del 2020, lasciando le opere già organizzate e pronte per essere esposte. Ad accoglierle il Museo degli Studi Patri, già sede di altre precedenti esposizioni dell’artista, che rinsalda così un legame di stima che onora la memoria di Marcello Schiavo.

Le opere ad acquarello, realizzate tra il 2019 ed il 2020, testimoniano della costante ricerca sul paesaggio e sulla luce compiuta dall’artista in tutta la sua lunga carriera artistica. Paesaggi, vedute, nature morte, fiori sono al centro anche di questa sua recente produzione, cui si affianca il sorprendente ciclo delle opere in bianco e nero che racchiude la sua ultima testimonianza.

La mostra sarà visitabile sino al 30 ottobre il sabato dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15.00 alle 180.

La mostra è accompagnata da un catalogo che raccoglie le opere esposte pubblicato dalla casa editrice Nomos che verrà presentato nel corso di un incontro presso il Museo degli Studi Patri il giorno 20 ottobre alle ore 21.00

Estratti dai testi in catalogo

“Marcello Schiavo, virtuoso e raffinato acquarellista, con le sue opere ha colto l’intensità del colore e la vibrazione della luce, condensando in pochi e veloci tocchi la mutevolezza, la gioia, l’essenza del dato naturale, degli spazi aperti, della natura, del profumo dell’aria che vibra e ci avvolge. (…) Gli ultimi piccoli lavori neri del 2020 sono una rivelazione ed una vera sorpresa. I paesaggi lombardi tanto amati da Schiavo, diventano improvvisamente tempestosi, drammatici, quasi oscuri nel loro esserci e nella disperata tensione che emanano.” Emma Zanella

“Molto spesso il cielo del nord Italia ha questa vitalità opaca, la rinuncia al cielo anziché il cielo, ma non è questo il senso, anche perché Marcello il cielo lombardo, insieme ad altri cieli, l’ha magnificato molte volte, valorizzando come gioielli le albe, le nebbie, gli autunni, le nevi, i disgeli. (…) Questo mi sembra dicano gli ultimi lavori di Marcello, la loro corsa compositiva, il riverbero che sentiamo in ogni pennellata scattante, corposa o lieve in volume. Attraversamenti.” Francesca Marianna Consonni

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Pubblicato il 13 Ottobre 2022
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