Il 5 marzo torna la Corsa Rosa di Uisp a Varese e a Busto Arsizio

«Non basta una mimosa per festeggiare la festa della donna. Serve rispetto, libertà di pensiero, condivisione, amore verso tutti, lotta». Così Rita Di Toro, presidente di Uisp Varese, presenta la Corsa Rosa che si svolgerà a Varese e a Busto Arsizio domenica 5 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna.

La Corsa Rosa è la marcia simbolica ideata da Uisp per ribadire il suo impegno per i diritti delle donne. Si svolge in tante città di Italia e si può affrontare alla velocità che si preferisce, anche camminando, lungo un percorso di pochi chilometri, socializzando e facendo esercizi di ginnastica. E’ una marcia inclusiva: la partecipazione è aperta a persone di tutte le età, uomini e donne senza preclusione.

A Varese, il ritrovo della Corsa Rosa sarà alle 10, di fronte alla sede del Comitato Uisp di piazza De Salvo 5. La partenza sarà alle 10.30. La quota di partecipazione è di 10 euro, comprensiva di maglietta rosa e assicurazione. Ci si iscrive online, su www.uisp.it/Varese , oppure in sede entro il 2 marzo (giorno entro il quale deve essere ritirata anche la maglietta). Non è possibile iscriversi la stessa mattina dell’evento.

A Busto, l’evento è organizzato da Uisp con CSK Busto Arsizio a.s.d. Il ritrovo è alle 8.45 al parco “Dei Marinai” di via Ferrini 6. Alle 9.20 tutti insieme si farà riscaldamento e alle 9.30 si partirà per una camminata ludico motoria su un percorso di 4,5 chilometri. L’iniziativa terminerà, intorno alle 11, con un ballo di gruppo. Per ritirare la maglietta rosa e pagare la quota di 10 euro bisogna recarsi al CSKBA, in via Magenta 86, entro il 2 marzo (è possibile inoltrare l’iscrizione anche online, CLICCANDO QUI).

«Come diceva Rita Levi Montalcini, le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza – afferma Rita Di Toro – Con la Corsa Rosa, Uisp vuole sottolineare ancora una volta il ruolo fondamentale della donna nella nostra società. L’emergenza sanitaria non ha fermato il nostro spirito di rivoluzione e abbiamo continuato, con tutte le misure precauzionali del caso, a camminare fiere di ciò che siamo. Un augurio a tutte le donne, vicine e lontane, a quelle giovani e a quelle con più esperienza alle spalle, ma soprattutto l’augurio più grande lo mandiamo a tutte le donne che in questo momento stanno vivendo la guerra nel proprio Paese o che si trovano nelle zone terremotate».

«Alle donne forti, che ogni giorno combattono tutti i piccoli e grandi ostacoli della vita. Alle donne deboli, che riescano a trovare la forza dentro di loro per sistemare quel che non va. Alle donne, tutte, la vostra festa è oggi e ogni giorno» è l’augurio della presidente.

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