L’antibiotico naturale che arriva dalle api: la propoli
Un prodotto che si trova in natura e che assume la sua forma grazie al lavoro delle api: Federico Tesser dell'Azienda Agricola Fonteincantata di Casciago ci spiega come nasce e come può essere utilizzato
LA PROPOLI
Il nome propoli deriva dal greco πρόπολις, composto da πρό pro “davanti” e πόλις polis “città”, ovvero «davanti alla città»: tale parola, in senso figurato, assume il significato di “difensore della città”. E la propoli, o il propoli, serve appunto a proteggere e costruire una barriera.
È un prodotto vegetale che si trova in natura e che assume la sua forma grazie al lavoro delle api: è composta al 50% da resina vegetale, il 30% da cera d’api e il resto da oli essenziali, pollini e altre componenti.
La propoli può avere diverse origini, quella del Varesotto ha caratteristiche eccezionali grazie alle piante della zona, soprattutto i pioppi, tipici del nostro territorio. La qualità della propoli si stabilisce classificando alcuni flavonoidi, galangina e pinocembrina in particolare: in base alla loro quantità nel prodotto si definisce la qualità della propoli.
Si usa da 15 mila anni, Ippocrate la segnalava per cure di ulcere e dolori al cavo orale, in Russia era usata per curare le carie, per le ferite in Sud America, ma anche come cicatrizzante, per curare tagli e ragadi. Nella guerra boera è stata usata come mezzo per guarire le ferite e salvò molte vite.
La propoli è raccolta da alcune api bottinatrici specializzate per questo compito e che fanno solo questa raccolta.
Si usa anche per la cosmesi, per produrre creme e saponi, o come immunostimolante per tenere alte le barriere: si prende per una decina di giorni a inizio di ogni mese e serve in funzione anti batterica, anti funginea, anti infiammatoria o anti virale. Si può prendere in caso di necessità anche contro il mal di gola. Si presenta o cruda o con alcol o glicerolo in gocce, in questa ultima soluzione adoperata soprattutto per i bambini.
Le api sono fondamentali per l’uomo, ormai dovremmo averlo imparato. Come dovremmo aver imparato che sono in pericolo per una serie di cause, cambiamenti climatici, pesticidi, malattie, parassiti, predatori e nubi tossiche. Abbiamo deciso di provare a raccontare cosa fanno le api e cosa fanno gli apicoltori per prendersene cura.
Seguiremo per un anno intero il ciclo di vita di questi preziosi animali con l’aiuto di Federico Tesser, apicoltore che produce miele biologico con la sua azienda Fonteincantata.
Staremo “Un anno con le api” raccontando mese per mese quali sono i passaggi fondamentali che compie un apicoltore, unendo a questo racconto “didascalico” una parte più concreta che spiegherà cosa si può fare con il miele: ricette, curiosità e “segreti” utilizzando tutti i prodotti derivati dal lavoro delle api.
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