Telelavoro per i frontalieri, Gadda e i parlamentari varesini spingono il Governo
La deputata di Azione - Italia Viva ha presentato un nuovo ordine del giorno, approvato questa mattina dal Governo, che impegna l'esecutivo a trovare velocemente una soluzione. Il documento sottoscritto anche dai deputati varesini Candiani e Pellicini

Nuovo passo avanti verso il ripristino di un’amichevole intesa tra il Governo italiano e quello svizzero sul telelavoro per i frontalieri.
La deputata di Azione – Italia Viva Maria Chiara Gadda ha presentato un nuovo ordine del giorno, approvato questa mattina con parere favorevole dal Governo, che impegna l’esecutivo a trovare velocemente una soluzione che sblocchi lo stallo in cui i lavoratori si trovano dal 1° febbraio, quando è scaduta la precedente intesa.
«E’ già il secondo ordine del giorno che presento su questo tema – spiega Maria Chiara Gadda – Nel decreto mille proroghe non è stata purtroppo stata inserita l’auspicata misura per il telelavoro dei frontalieri, per una risoluzione transitoria, in attesa della ratifica definitiva degli accordi fiscali con la confederazione elvetica, che dovrebbe avvenire attorno al mese di giugno. Per questo ho presentato questo nuovo ordine del giorno che impegna il governo a una soluzione rapida, come aveva promesso il ministro Giorgetti dopo il mio Question Time in aula, svoltosi poco prima delle elezioni regionali. Sono soddisfatta che il governo abbia cambiato parere dopo il mio intervento di oggi. Ringrazio anche i colleghi Pellicini, Zoffili e Candiani per averlo sottoscritto. Ora però attendiamo che si dia davvero corso a questo impegno, e che lo si faccia in tempi molto rapidi nell’interesse di molti lavoratori dei territori di confine».
Qui il testo dell’ordine del giorno approvato dal Governo
Un tema che ha aggregato in modo trasversale altri tre deputati varesini, il tradatese Stefano Candiani e Eugenio Zoffili di Erba, entrambi della Lega, e il luinese Andrea Pellicini di Fratelli d’Italia, che hanno sottoscritto l’ordine del giorno.
«E’ vero che l’ordine del giorno è stato presentato dalla collega di Azione – Italia Viva, ma quando c’è una buona intesa e ci sono temi del territorio da difendere non sto a guardare da chi è presentato un ordine del giorno o un emendamento e lo sostengo – dice Stefano Candiani – Su questo tema martedì prossimo io e Pellicini abbiamo un appuntamento con l’ambasciatrice svizzera a Roma, con l’obiettivo di agevolare la trattativa tra i due governi per stendere quella che tecnicamente si chiama una “cordiale intesa” che consenta di rimettere in funzione il telelavoro per i frontalieri».
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