Carlo Bino (Mastini): “Il centro federale del ghiaccio, un valore aggiunto per Varese”
Il presidente giallonero va oltre il "derby" con Como: «Pensiamo piuttosto a un polo del Nord Ovest lombardo con il centro a Varese e un nuovo palaghiaccio nella città lariana»

“Valore aggiunto”. Sono le due parole che Carlo Bino ripete più volte quando gli viene chiesto un parere sulla possibilità di portare a Varese il centro federale degli sport del ghiaccio, argomento caldo – nonostante il tema “invernale” – dentro a giorni già torridi. Il presidente dell’HCMV, ovvero dei “Mastini”, guarda con grande favore all’eventuale arrivo della struttura federale in città e (a differenza di altre voci) non vuole che tutto si risolva in un derby con Como.
«Sarebbe più giusto guardare la cosa da un’altra prospettiva – spiega Bino – Ovvero a un “polo del ghiaccio” del Nord-Ovest lombardo che comprenda sia Varese sia Como in modo da rendere attrattiva tutta l’area per queste discipline. In uno scenario del genere, potremmo pensare al centro federale a Varese e a un nuovo stadio a Como che ha bisogno di sostituire il vecchio impianto. Magari creandolo con le stesse modalità pubblico-privato seguite in via Albani».
La Città Giardino però, avrebbe tutte le carte in regola per diventare il traino: «Qui non c’è solo la tradizione di questi sport; ci sono una serie di società – non solo quella che presiedo io – che hanno dimostrato di saper gestire in maniera professionale sia i propri impegni sportivi sia una struttura importante come la nostra Acinque Ice Arena. Noi dell’hockey abbiamo sì vinto le competizioni ma anche organizzato le finali di Coppa Italia, ci sono vivai importanti e in crescita sia nel nostro sport sia con il pattinaggio che poi è presente in tutte le sue forme. C’è lo sledge hockey, il curling, una campionessa dell’artistico come Ginevra Negrello. Il centro sarebbe un valore aggiunto perfetto per questo scenario».
Come dire: il retroterra che a Varese è presente da sempre e che si è rafforzato con la riapertura del PalAlbani consente alla città di salire un ulteriore gradino e di ospitare un centro federale «che in quanto tale sarà in buona parte occupato dalle attività delle nazionali – ribadisce Bino – Quindi le eventuali ore extra aiuterebbero chi usa l’Acinque Ice Arena, ma avere un palaghiaccio già funzionante resta fondamentale. Quello che a Como manca e che servirebbe anche là, prima ancora di una struttura come quella di cui stiamo parlando in questi giorni».
I Mastini intanto saranno all’esterno di Palazzo Estense, con le altre società sportive “inquiline” di via Albani, prima del consiglio comunale convocato per questa sera (martedì 18 luglio). Un modo per dimostrare quella coesione che è già apparsa chiara con l’incontro avvenuto nei giorni scorsi, e che sarà ribadita in un documento che i club del ghiaccio inoltreranno al Ministro dello Sport, Andrea Abodi.
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