Dal dramma dell’alluvione nasce un’amicizia, l’abbraccio di Gorla a Dozza
I cittadini di Gorla Minore hanno accolto con affetto e amicizia una delegazione proveniente da Dozza, comune aiutato durante l'alluvione in Emilia Romagna
Un gemellaggio de factu che, seppur manchevole di ufficialità, non cambia natura del forte legame venutosi a creare fra le comunità di Gorla Minore e di Dozza. Il dramma dell’alluvione in Emilia Romagna ha permesso ai due comuni di intessere una relazione destinata a continuare.
Di tutto questo si è parlato nell’incontro “Gorla chiama Dozza“, tenutosi sabato 7 ottobre in auditorium, dove alcuni degli attori della catena solidale partita lo scorso maggio hanno accolto una delegazione venuta da Dozza, il vicesindaco Giuseppe Moscatello, l’apicultore Mattia Martelli e Mauro Mazzoni.
Quest’ultimo, coadiutore delle attività parrocchiali insieme a don Leo Poli, nel comune di Lugo di Romagna, ha raccontato della catena di solidarietà venutasi a creare dopo l’alluvione, azioni contenute in un libro scritto dal sacerdote. L’arricchimento dato – non solo – a chi riceve aiuto, ma anche a chi si mette a disposizione degli altri è stato uno dei punti centrali dell’incontro in auditorium.
Tanti i “Grazie” ripetuti dagli amici di Dozza ad una comunità gorlese che ha saputo mostrarsi pronta a tendere la mano. Carla Castellanza di Cipta Ambiente, il coordinatore della Protezione civile Vincenzo Bonfanti e il sindaco Vittorio Landoni hanno ripercorso l’inizio della raccolta fondi, dopo il messaggio drammatico lanciato da Martelli all’inizio di maggio, disperato mentre osservava tutti i danni arrecati dall’alluvione. Un’azione corale con tanti attori protagonisti: Cipta Ambiente, Pro loco, associazione Gorla che lavora, Protezione civile e Cipta, i volontari che hanno messo a disposizione i mezzi per il trasporto, insieme all’Amministrazione comunale e ai tanti gorlesi che hanno partecipato.
Martelli ha poi ricordato come l’associazione Gorla che lavora, che riunisce commercianti e negozianti gorlesi, sia stata artefice di un ulteriore gesto di amicizia, inviando una somma di denaro utile agli apicultori delle zone colpite dall’alluvione – che avevano disastrosamente perso arnie e api – di poter riacquistare le api regine, fondamentali per ripartire con il lavoro.
Occhi puntati su quanto fatto in valle Olona, ma non solo. Il vicesindaco dozzese Moscatello ha raccontato l’altra metà di questa storia, spiegando come – una volta arrivati a destinazione – gli aiuti siano stati ben indirizzati sul territorio e verso le aree più colpite, grazie ad una organizzazione capillare e ad un coordinamento fra le associazioni fondamentale in questi casi.
I rappresentanti di associazioni e Istituzioni protagonisti della campagna di solidarietà si stringono agli ospiti di DozzaTanto di cui parlare, dunque, partendo dalle api e dal miele, perché proprio da questi preziosi insetti è potuta nascere una storia di amicizia, come evidenziato dalla moderatrice dell’incontro, la giornalista di VareseNews Santina Buscemi.
Un momento della serata in piazza San LorenzoL’incontro fra i rappresentanti di Dozza e i gorlesi è poi proseguito in piazza San Lorenzo, quando prima dei fuochi d’artificio per la festa patronale è stato reso omaggio agli ospiti, con un grande applauso.
Il vicesindaco Moscatello e il sindaco Landoni durante la festa “Fischiava il Treno”L’indomani – domenica 8 ottobre – sono stati gli invitati d’onore alla festa in valle “Fischiava il Treno” gustando un buon piatto di polenta e immergendosi nelle atmosfere nostalgiche della Gorla che fu.
«Grazie per questa bellissima accoglienza» hanno commentato gli ospiti prima di ripartire, invitando i cittadini a visitare Dozza. Tanti momenti di un fine settimana che ha unito due comunità, entrate in contatto in un momento drammatico, ma destinate a proseguire un legame autentico.
(foto di Dania Ermoni)
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