Conclusa la consultazione dei bancari sul nuovo contratto. Il 99% ha approvato
L'aumento è di 435 euro a regime. Diversi gli interventi all’organizzazione del lavoro e al benessere organizzativo, a partire dalla riduzione dell’orario settimanale di lavoro

Sono state ventidue le assemblee dei lavoratori bancari in provincia di Varese per l’approvazione dell’ipotesi di accordo di rinnovo del contratto nazionale sottoscritto nel novembre dello scorso anno. A queste si devono aggiungere le due assemblee di piazza tenute a Busto Arsizio e Varese. Un’attività intensa per le sigle sindacali che hanno sottoscritto l’accordo, ovvero: Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin che hanno raccolto la partecipazione di oltre 850 lavoratori che hanno assistito alla presentazione dei contenuti del nuovo contratto e votato a larghissima maggioranza (il 99% dei votanti) a favore del rinnovo.
Un rinnovo caratterizzato da un importante incremento economico che garantisce il pieno recupero del potere di acquisto dei salari, una parziale redistribuzione degli utili del settore, la riduzione dell’orario settimanale di lavoro, il rafforzamento dei presidi volti a favorire una nuova cultura orientata al benessere lavorativo e l’introduzione della possibilità di attivare forme di partecipazione dei lavoratori all’interno delle aziende.
L’aumento è di 435 euro per la figura media a regime, ovvero nel marzo 2026. Diversi gli interventi riferibili all’organizzazione del lavoro e al benessere organizzativo, dalla riduzione dell’orario settimanale di lavoro (30 minuti) a parità di salario, al rafforzamento dei diritti sociali (malattia, maternità e paternità, occupazione, contrasto delle molestie e violenze di genere nei luoghi di lavoro), alla possibilità di attivare forme di partecipazione dei lavoratori in azienda (finanziaria, gestionale, organizzativa e consultiva), per favorire il benessere, aumentare la competitività e produttività del lavoro.
«Le sfide che ci attendono sono molteplici – scrivono i sindacati in una nota stampa congiunta – in particolare per i grandi cambiamenti che la digitalizzazione sta portando anche nel settore: il rafforzamento della cabina di regia nazionale va nella direzione di garantire il presidio e il governo di questi cambiamenti e i relativi impatti su lavoratrici e lavoratori e sul modo di fare banca: attraverso le modalità negoziali che le rappresentanze sindacali sapranno esercitare all’interno della cabina di regia, il contratto diventa materia viva e sta dietro ai nuovi diritti, alle tutele necessarie in un mondo che sta cambiando sotto i nostri occhi».
Il sindacato mette anche in evidenza tutte le criticità di un settore che sta subendo trasformazioni epocali sotto i colpi dell’innovazione tecnologica. «Da tempo denunciamo il progressivo abbandono dei territori periferici – continua la nota stampa – la drastica riduzione dei livelli occupazionali e l’eccessiva concentrazione del settore, che non sempre porta un reale beneficio non solo ai dipendenti ma anche agli stessi clienti. Celebriamo un ottimo rinnovo contrattuale, mantenendo comunque alto il livello di attenzione e la consapevolezza che le sfide che ci attendono sono ancora numerose».
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