Premeditazione e futili motivi, convalidato l’arresto di Marco Manfrinati
La decisione riguarda l'accusa di omicidio di Fabio Limido, l'ex suocero di Manfrinati, e il tentato omicidio dell'ex moglie, Lavinia Limido
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Varese, Alessandro Chionna, ha confermato l’arresto di Marco Manfrinati, disponendo la custodia in carcere. La decisione riguarda l’accusa di omicidio di Fabio Limido, l’ex suocero di Manfrinati, e il tentato omicidio dell’ex moglie, Lavinia Limido.
L’ordinanza di custodia è stata emessa nel pomeriggio di mercoledì 8 maggio, poco dopo che Manfrinati è stato interrogato nel carcere di Miogni. Durante l’interrogatorio, ha riconosciuto di aver aggredito Lavinia Limido. Tuttavia ha affermato di essere stato successivamente attaccato da Fabio Limido, il quale lo avrebbe colpito con una mazza da golf. Fabrizio Busignani, l’avvocato difensore di Manfrinati, non ha presentato opposizioni né alla convalida dell’arresto né alla decisione di mantenere il suo assistito in detenzione preventiva. Le accuse a carico di Manfrinati includono l’aggravante della premeditazione e quella relativa ai motivi ritenuti futili.
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