Importanza di tornare a sentire bene in tempo
Il problema è che quando abbiamo a che fare con problemi legati all’udito, un anno tira l’altro e più passa il tempo, più la soluzione si fa irreversibile
Durante il nostro primo incontro, abbiamo visto con il Dott. Federica Zaupa, del Centro Acustico Varesino, l’importanza dello screening audiometrico. Oggi siamo tornati per approfondire l’importanza di tornare a sentire bene, in tempo.
Buongiorno Dottore. Allora, dopo avere approfondito l’importanza di sottoporsi allo screening audiometrico, ci spiega cosa significa tornare a sentire bene, in tempo?

Buongiorno a voi. Il concetto è semplice. Quando abbiamo un problema, tendiamo ad accantonarlo e cerchiamo soluzioni che ci sembrano efficaci per superarlo.
Il problema è che quando abbiamo a che fare con problemi legati all’udito, un anno tira l’altro e più passa il tempo, più la situazione si fa irreversibile. Come dicevamo la scorsa volta, non sentiamo bene la TV e allora alziamo il volume, non riusciamo a seguire una conversazione e ci isoliamo. Poi capita il trauma, l’imprevisto e improvvisamente la realtà si palesa. Un esempio: mia moglie cade nell’altra stanza, chiede aiuto ma io non la sento perché la televisione è alta. È in quel momento che decido di intervenire, ma spesso è già troppo tardi.
Cosa significa che è tardi?
Significa che la capacità cognitiva di sentire e di capire si è spenta e, di conseguenza, anche se il professionista riesce a far sentire il paziente in modo corretto, con l’ausilio dell’apparecchio acustico, i suoni gli arrivano più forti ma lui non è in grado di capire (ricordate la mancanza di stimolo all’area di Broca e lo spegnimento del sistema neuronale legato al linguaggio e alla capacità di tradurre il suono in significato).
Oltretutto quando passa troppo tempo e l’età avanza, c’è maggiore difficoltà a imparare a utilizzare in modo corretto l’apparecchio acustico. Oggi questi ausili sono molto tecnologici e possono dare grandi benefici, ma quando sono molto anziano e non lo so usare, lo sfrutto poco.
Come si rende conto che la condizione del paziente è ancora recuperabile?

Quando si effettua lo screening audiometrico si nota subito se c’è un problema. Se questo è lieve allora si tiene monitorata la situazione e si invita il paziente a controlli periodici. Da qui si crea una storicità nella curva audiometrica, che diventa fondamentale.
Utilizzando la videoscopia il professionista può fare una fotografia del timpano e negli appuntamenti successivi può comparare lo stato del timpano a quello della prima foto, in modo da rendersi conto subito se ci sono patologie meccaniche o più tecnicamente trasmissive.
Con le tecnologie più moderne si possono trattare la maggior parte delle ipoacusie, anche se coinvolgono la parte più profonda del sistema auditivo. Quando invece il danno è cognitivo, ormai è troppo tardi.
Ringraziamo il Dott. Zaupa per questa introduzione legata all’importanza dello screening audiometrico. Torneremo a trovarlo per approfondire l’argomento.
Centro Acustico Varesino
Studio di Varese
Viale Monterosa 7, Varese
Studio di Gavirate
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Tel. 3513464390
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