La Fisica sanitaria di ASST Sette Laghi nel gruppo tecnico regionale per valutare i benefici di una nuova tecnologia (PET LAVOF) per la Medicina nucleare
Accanto a Regione, a cinque IRCCS e ad altre due ASST lombarde, ASST Sette Laghi ha partecipato allo studio e alla successiva redazione del report di Health Technology Assesment

ASST Sette Laghi è stata coinvolta da Regione Lombardia in un gruppo di lavoro dedicato alla valutazione dei potenziali benefici clinici della nuova tecnologia PET (Tomografia ad emissione di Positroni) basata su tomografi con Campo di Vista Assiale Esteso (Large Axial Field Of View = LAFOV).
Accanto a Regione, a cinque IRCCS e ad altre due ASST lombarde, ASST Sette Laghi ha partecipato allo studio e alla successiva redazione del report di Health Technology Assesment (HTA) con il Direttore della Fisica Sanitaria, il dottor Fabio Tanzi (Nella foto), coadiuvato dalla dottoressa Francesca Botta, Specialista in Fisica Medica, che si occupa della Fisica applicata alla Medicina Nucleare.
L’Health technology Assesment è una branca, nell’ambito dell’analisi delle tecnologie biomediche, che si occupa di effettuare valutazioni circa i vantaggi clinici che potrebbero derivare dall’introduzione di una nuova tecnologia nella Pratica clinica. In quest’ottica, questo gruppo di lavoro svolto a livello regionale ha indirizzato e indirizzerà i prossimi investimenti di Regione Lombardia nell’area della Medicina Nucleare.
Nel dettaglio, «la PET-CT LAFOV è una tecnologia che consente una metodica diagnostica utilizzata in diversi ambiti clinici – spiega Fabio Tanzi – In particolare può trovare applicazione in Oncologia, Cardiologia, in Neurologia e per la cura delle Malattie infettive e nel campo della Immuno-reumatologia. I tomografi PET-LAFOV presentano un’elevata sensibilità, caratteristica che, in ambito oncologico, offre la possibilità di eseguire studi dinamici total body. Inoltre, permette la riduzione della quantità di radiofarmaco somministrato ai pazienti a parità di qualità delle immagini, consentendo una significativa riduzione della dose di radiazioni assorbita dai pazienti».
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