Per i maltrattamenti al nido di Buguggiate arrivano le condanne alle educatrici
I fatti contestati riguardano diverse condotte documentate ai danni dei piccoli avvenute nel corso del 2022

È di un anno, 11 mesi e 20 giorni la condanna per le due educatrici accusate dei maltrattamenti al nido di Buguggiate, oltre al pagamento delle spese processuali e di un risarcimento di 2 mila euro a beneficio di ogni parte civile.
I fatti contestati riguardano alcuni episodi nel corso del 2022 emersi per via della segnalazione di una delle persone che collaborava all’interno della struttura, un asilo nido privato.
Il processo si è celebrato con rito abbreviato dopo l’ammissione di 22 parti civili e due parti offese, i genitori dei bambini che hanno denunciato i presunti abusi.
Il processo è stato celebrato in camera di consiglio e, a seguito dell’istruttoria dinanzi al Gup, oggi il giudice si è limitato a dare lettura della sentenza.
Il nido di Buguggiate era stato posto sotto sequestro dopo la denuncia di due anni fa, e da qui partirono le indagini effettuate dai militari della stazione di Azzate che hanno utilizzato strumenti di captazione immagini per garantire l’acquisizione di elementi di prova. Dopo le denunce la magistratura aveva emesso due misure cautelari non custodiali a carico delle sospettate, madre e figlia.
Le famiglie parti civili erano rappresentate in giudizio dagli avvocati Andrea Brenna, Evelyn Cugnasco, Caterina Monestier e Francesca Panajia. L’accusa aveva chiesto la condanna a 5 anni per entrambe le imputate. La sentenza è stata pronunciata dinanzi ad un’aula bunker senza più posti a sedere per via della fitta presenza di genitori arrivati per la lettura del dispositivo da parte del giudice Marcello Buffa.
Oltre alla pena (sospesa con la condizionale, e benefici di legge), le educatrici sono state colpite dalla misura interdittiva delle durata di un anno e 4 mesi: non potranno cioè prestare la loro opera in strutture che hanno a che fare con l’educazione destinata all’infanzia.
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