Parcheggio low cost Malpensa e navetta “in nero”, due arresti a Somma Lombardo
Le società che gestivano il servizio venivano di volta in volta "svuotate", senza pagare le tasse e senza pagare i dipendenti. Un affare da 28mila auto
Un parcheggio low cost con navetta, di quelli per lasciare l’auto in sosta e andare in aeroporto a Malpensa per partire. Un’offerta concorrenziale rispetto ad altri operatori: peccato che i titolari non dichiarassero i ricavi, non pagassero le tasse e talvolta lasciassero senza soldi anche i dipendenti.
Per questo la Guardia di Finanza (Comando Provinciale di Varese) ha arrestato due dei titolari e – sulla base di una ulteriore ordinanza di custodia cautelare – ha sottoposto una terza persona all’obbligo di firma. Un provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, su richiesta della Procura, al termine di un’accurata indagine.
L’attività svolta dalla Compagnia GdF di Gallarate ha avuto inizio con la verifica fiscale intrapresa nei confronti di una società gestita da uno degli indagati e conclusa per la contestazione dell’omessa presentazione della dichiarazione fiscale, per oltre 600 mila euro di base imponibile. Non esistevano neppure scritture contabili, probabilmente allo scopo di ostacolare l’attività di accertamento.
Successivamente sono state analizzate le ulteriori società gestite dal rappresentante legale e dai suoi genitori, individuando quella oggetto di indagine e operante quale parcheggio low cost nel Comune di Somma Lombardo.
In particolare, tale società aveva già accumulato diversi debiti con l’erario e con i fornitori e dunque, ottenuta la dichiarazione di fallimento, sono state analizzate le transazioni al fine di verificare se vi fossero delle distrazioni in danno dei creditori, tra cui il Fisco.
Dall’analisi dei conti correnti, sono emersi numerosi bonifici a società riconducibili ai tre indagati, ingenti prelievi in contanti, acquisto di smartphone e televisori, pagamento delle utenze domestiche e diversi bonifici per la locazione di una casa con piscina condominiale a Vergiate dove due degli indagati vivevano all’atto della perquisizione. Si tratta di spese che non avevano nulla a che vedere con la gestione e con l’oggetto sociale Srls e che risultano prive di giustificativo economico, finanziario, amministrativo e contabile.
Tale disponibilità proveniva dalla fiorente attività svolta in relazione alla gestione di parcheggi, testimoniata dal fatto che, sulla scorta del software gestionale acquisito in sede di perquisizione, è stato possibile ricostruire una gestione di circa 28 mila autovetture a partire da luglio 2022 fino al luglio 2024.
“Le condotte poste in essere dagli indagati si caratterizzano per una particolare destrezza e professionalità, per modalità significativamente studiate e organizzate nell’azione e per l’elevato allarme sociale destato, tenuto conto che i tre prevenuti hanno predisposto in modo capillare e articolato un modus operandi costante e reiterato nel tempo ideando e portando avanti con pervicacia un collaudato meccanismo di gestione illecita e poco trasparente di società – sempre svolgenti attività di parcheggio con navetta nella zona dell’aeroporto di Malpensa – avvicendando l’una all’altra in modo da creare – sul piano operativo lo svolgimento di un’attività di impresa senza soluzione di continuità avvalendosi, – sul piano giuridico – di differenti società soggetti giuridici che vengono – sistematicamente – svuotati di risorse e liquidità, omettono di presentare dichiarazioni dei redditi, di corrispondere le imposte, di pagare i dipendenti, così di fatto massimizzando i profitti ed escludendo, di volta in volta, le perdite”.
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