Campi elettromagnetici, nessun superamento dei limiti a Varese e Como: lo conferma Arpa
Le due province sono caratterizzate da un elevato numero di impianti fissi di teleradiocomunicazione e la loro presenza è spesso fonte di preoccupazione. Controllate anche le scuole: tutto regolare
“Il monitoraggio dei campi elettromagnetici eseguito dal dipartimento di Como e Varese di Arpa Lombardia in 51 punti di entrambe le province non ha evidenziato in nessun caso il superamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici stabiliti dalla normativa”. Lo comunica in una nota il dipartimento di Como e Varese, guidato da Fabio Carella, che dal 2022 a oggi ha eseguito le misurazioni per verificare le emissioni di impianti di telefonia cellulare, presenti soprattutto in ambito urbano e di quelli radiotelevisivi.
“Le province di Como e Varese – prosegue la nota – sono caratterizzate da un elevato numero di impianti fissi di teleradiocomunicazione e la loro presenza è spesso fonte di preoccupazione. Le misurazioni condotte da Arpa hanno l’obiettivo di stabilire se il campo elettromagnetico generato in prossimità dei siti individuati sia conforme ai valori definiti dalla normativa. Le attività dell’Agenzia avvengono su due fronti: da un lato si predispongono le analisi modellistiche per il rilascio del parere autorizzativo dell’impianto mentre dall’altro, in seguito all’avvio, si svolge un controllo per verificare la conformità delle emissioni rispetto ai limiti di legge”.
“La scelta dei luoghi in cui svolgere i rilievi – sottolinea la nota – è stata svolta sia tenendo in considerazione le istanze del territorio, sia presso siti i cui controlli in passato avevano evidenziato emissioni prossime ai limiti di legge, ma anche considerando gli edifici sensibili con presenza di minori, come fatto in passato. Già nel biennio 2020-2021, infatti, tramite un accordo di programma stipulato tra dipartimento di Como Varese e Comune di Varese è stata effettuata una campagna di misurazione dei campi elettromagnetici che aveva interessato diversi edifici scolastici di Varese. Infine, alcuni rilievi sono stati svolti presso siti con presenza di impianti radiotelevisivi, situati per lo più in ambienti non urbani. Per ogni indagine è stata effettuata l’analisi dei dati e il confronto con i limiti di legge. Ogni relazione è stata inviata al comune competente per essere trasmessa ai cittadini che hanno ospitato le centraline di rilevamento”.
“Le misurazioni effettuate – conclude la nota di Arpa Lombardia – hanno evidenziato come previsto dalla normativa il rispetto dei limiti di esposizione per la popolazione ai campi elettromagnetici nella gamma delle frequenze utilizzate dalla telefonia cellulare mobile di 20 volt al metro (20 V/m). Inoltre, al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione, è stato verificato il rispetto dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore. Gli impianti che ospitano emittenti radiotelevisive sono risultati conformi rispetto alle autorizzazioni rilasciate dalle amministrazioni comunali”.
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