A Varese nasce una rete antifascista, primo incontro il 12 aprile
Un’assemblea pubblica per costituire una rete antifascista attiva e organizzata nella provincia di Varese: è questa la proposta lanciata da un gruppo di cittadini e cittadine che hanno fissato un incontro nella sala della Cooperativa Biumo e Belforte in viale Belforte 165
Un’assemblea pubblica per costituire una rete antifascista attiva e organizzata nella provincia di Varese: è questa la proposta lanciata da un gruppo di cittadini e cittadine che hanno fissato per sabato 12 aprile alle ore 16, nella sala della Cooperativa Biumo e Belforte in viale Belforte 165, un primo momento di confronto aperto alla cittadinanza.
L’invito è rivolto a tutte le realtà formali e informali – gruppi, associazioni, comitati e collettivi – così come alle singole persone che si riconoscono nei valori dell’antifascismo. L’obiettivo è costruire insieme una rete provinciale in grado di rispondere in modo collettivo e coordinato a una serie di episodi che, secondo i promotori, segnalano una crescente presenza e visibilità di organizzazioni neofasciste sul territorio.
Nel documento che accompagna l’appello, i firmatari denunciano alcuni eventi recenti come segnali preoccupanti: tra questi la marcia “in stile nazista” organizzata a Varese in occasione della Giornata del Ricordo, una manifestazione a Busto Arsizio centrata sul tema della “remigrazione” con la presenza di gruppi come Do.Ra., Forza Nuova e CasaPound, e infine aggressioni a giovani studenti nel centro cittadino.
Secondo i promotori, questi episodi non sono isolati ma parte di un quadro più ampio che vede un ritorno di vitalità delle formazioni nazifasciste in Italia, anche grazie a un clima politico ritenuto più tollerante o addirittura favorevole nei confronti di certe posizioni estremiste.
L’iniziativa punta dunque a creare uno spazio di confronto e coordinamento per dare una risposta collettiva e democratica a queste dinamiche. «Riteniamo urgente fare rete – si legge nell’appello – per diffondere le idealità antifasciste, contrastare l’azione delle organizzazioni neofasciste presenti nella nostra provincia e costruire pratiche e cultura antifascista, in particolare tra le nuove generazioni, studenti e lavoratori».
L’assemblea del 12 aprile non si pone in contrapposizione ad altre organizzazioni antifasciste già attive, ma mira a favorire connessioni, sinergie e un rafforzamento delle iniziative già esistenti, attraverso un’impostazione partecipativa e assembleare.
La proposta di una rete antifascista nasce anche dal desiderio di costruire un antifascismo “militante” ma non violento, radicato nel territorio e nella memoria storica, ma capace di esprimersi anche nel presente attraverso azioni culturali, educative e di vigilanza democratica.
Tra i firmatari dell’appello Edoardo Banfi, Filippo Bianchetti, Gianluca Candiani, Matteo Di Mattei, Elis Ferracini, Gisa Legatti, Giuseppe Musolino, Mario Macaluso, Angelo Renna, Donata Scacciotti e Giuliano Troiani.
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