Franco Baresi, Dustin Antonelli, calcio ed emozioni: a Solbiate Arno il primo “Memorial Aldo Bet”
Domenica 25 maggio ci sarà la prima di quattro giornate del torneo dedicato alla memoria del difensore del Milan, in collaborazione con la Solbiatese. La figlia Federica spiega come è nata l'iniziativa che si concluderà il 15 giugno

«Ancora faccio fatica a crederci… Le gambe tremano per l’emozione e il cuore scoppia di gioia. Sono orgogliosa di poter finalmente dire che è realtà!» È con queste parole che Federica, la figlia di Aldo Bet, storico difensore degli anni ’70, annuncia la nascita del primo torneo a lui dedicato. Il “Memorial Aldo Bet” prenderà il via domenica 25 maggio allo stadio “Chinetti” di Solbiate Arno, grazie all’iniziativa della famiglia e della società Solbiatese Calcio, con il sostegno di amici, tecnici e genitori.
Aldo Bet, calciatore che ha vestito le maglie di Inter, Roma e Verona, ma soprattutto Milan (sette stagioni dal 1974 al 1981) e che ha anche indossato in due occasioni la casacca della Nazionale Italiana, viene ricordato con affetto e gratitudine da chi lo ha conosciuto non solo per il valore sportivo, ma per l’umanità e la forza che lo hanno contraddistinto nella vita di tutti i giorni. «Ha fatto del pallone il suo migliore amico, nel ruolo di difensore, e con lo stesso spirito affrontava anche la vita quotidiana. Un difensore, il nostro gigante buono».
Un torneo, un ricordo che si fa presente
L’idea del torneo nasce nel marzo del 2024, pochi mesi dopo la scomparsa del calciatore. «Per cercare di rialzarci – racconta la figlia – io e mia cugina Veronica Gallo abbiamo deciso di proporre alla società in cui si allenano i miei bambini l’idea di organizzare un torneo in sua memoria». L’iniziativa ha subito trovato accoglienza nella Solbiatese, società scelta non a caso: è il club dove giocano i nipoti di Aldo Bet e lo stesso campo vide, anni fa, un suo ritiro con la Nazionale.
Il torneo si articolerà in quattro giornate, coinvolgendo le categorie giovanili. Si comincerà il 25 maggio alle 9.30 con i “Primi Calci”, che vedranno in campo sei squadre, tra cui il Milan classe 2017. La giornata si concluderà con la premiazione alle 17.30, affidata a un ospite speciale: Franco Baresi.
La presenza di Baresi assume un significato profondo. «È un onore immenso che un idolo del genere partecipi a un evento in memoria del mio papà – prosegue la figlia – della sua grande umanità avevamo già avuto prova nei primi giorni di ricovero: una volta diagnosticata la malattia, Baresi venne subito a trovarlo in ospedale, portandoci sorrisi, risate e ricordi preziosi. E non solo: nel suo libro “Ancora in Gioco” lo ha anche citato. Non smetterò mai di ringraziarlo per quei gesti che ci hanno regalato emozioni fortissime».
Il gran finale sarà domenica 15 giugno con i Pulcini 2015, e la premiazione sarà curata da un altro grande nome del calcio italiano: Roberto “Dustin” Antonelli. Ma Baresi e Antonelli non saranno gli unici portacolori rossoneri: nel corso delle giornate del torneo sono attesi altri ex calciatori pronti a dare il proprio contributo in memoria del vecchio compagno di squadra.
Un omaggio collettivo
Il torneo sarà anche occasione per ringraziare chi ha sostenuto la famiglia in questi mesi difficili. Dai medici dell’Ospedale di Circolo di Varese – in particolare le dottoresse De Giorgi e Proserpio – agli allenatori dei più piccoli: Davide Bauccio, Giacomo Toffoli, Gennaro Alberto, Elisa Massarutto e Tomaso Rossi, citati con parole cariche di gratitudine per il lavoro educativo che svolgono ogni giorno.
«Sono persone rare, che lavorano con i bambini con amore, dedizione e sorriso – scrive la figlia – per loro sono compagni di gioco, ma anche guide pronte a dare il consiglio giusto al momento giusto. Sono esattamente come vorrei che diventassero i miei figli: fratelli maggiori, pronti a donare una parola di conforto, uno sguardo amico e una parola di incoraggiamento».
Un pensiero speciale va anche a Cristian Conte, che ha supportato l’organizzazione dell’evento, e a tutti i genitori delle annate coinvolte: «Mi avete donato sorrisi e risate quando ormai mi ero scordata come si facesse… Un grazie anche a chi ha cambiato squadra, ma resta nella famiglia, cercando occasioni per rincontrarsi».
Infine, l’ultimo saluto è tutto per Aldo Bet, il “raggio di sole” della sua famiglia: «Tu ci sarai, finché avrò vita, finché il mio cuore batterà. Sei, eri e sarai per sempre il mio orgoglio. Il mio eroe».
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