Il caso Del Grande riaccende le telecamere su Cadrezzate, “ma Elia non è qui”
L’allontanamento volontario dalla casa lavoro nel Modenese riporta in paese l’attenzione mediatica su un caso di tanti anni fa. Un vicino di casa è convinto che il cinquantenne non sia in paese: “qui lo conoscono tutti”
Tutti sanno a Cadrezzate chi è Elia del Grande, in tanti fingono di non conoscerlo per evitare di esporsi, ma nel paesino specialmente le persone di una certa età si lasciano andare quando vedono le telecamere delle corazzate Rai che inseguono quel ragazzo diventato oggi uomo e tornato sulle prime pagine dei giornali per essere sparito da una casa lavoro nel Modenese.
Dunque nel momento in cui l’intero paese che sembra dormire si agita d’un tratto di auto che impegnano gli incroci per andare a ritirare i bambini dalle scuole, alle 17, un anziano affronta la salita per ritornare a casa, porta la sua bici che altrimenti non potrebbe governare se fosse rimasto in sella. Arriva al crocevia di largo Bozza salendo dalla sp36. La sua casa si trova di fronte a quella di Elia del Grande (sua ultima dimora), all’inizio della via Matteotti, la stessa dove si trova ancora a trecento metri di distanza la villa di famiglia (ma ora di altri proprietari) dove la notte fra il 6 e il 7 gennaio 1998 si consumò la strage dei fornai, la mattanza a colpi di fucile da caccia che tolse la vita al padre Enea, alla madre Alida e al fratello Enrico.
Dunque dov’è Elia, secondo lei è qui? «Ma valà, quello è furbo, figurati se è qui, che tutti sanno chi è e che faccia ha». Che tipo è? «Uno che si fa gli affari suoi, lo incrociavo quando entrava o usciva di casa, ma non diceva nulla».
Buongiorno e buonasera? «Nemmeno. Non è da queste parti secondo me». Dunque telecamere in paese, che riprendono ogni anfratto. Riprendono il piano superiore della casa che sta proprio sopra il forno che era della famiglia di Elia, un appartamento come tanti con tendaggi parasole colorati. Sul campanello nessun nome. E di fronte alle telecamere le persone o si intimoriscono e non parlano, o si sciolgono, proprio come il vicino di casa.
Dunque dov’è Elia? “La Vita in diretta“ parla del telefono di Elia che il giorno successivo alla fuga sarebbe stato agganciato da una cella telefonica di Angera, a un passo da Cadrezzate. “Storie Italiane“ punta sulla ricerca delle ultime persone che l’hanno visto o incontrato in paese, sull’intervista fatta da Varesenews nell’agosto 2023, a quanto pare l’unica a disposizione dopo l‘uscita dal carcere di Del Grande. Dunque dov’è questo cinquantenne che si era detto cambiato per aver saldato i conti con la giustizia, di non essere un delinquente abituale come tanti invece lo considerano? Nessuno lo sa.
Le ricerche sono in corso anche se tecnicamente non è colpito da ordinanza di custodia cautelare ed è pure improprio parlare di evasione poiché si tratta di un allontanamento volontario da una misura di sicurezza detentiva e se rintracciato dovrà essere ricondotto nell’istituto dal quale è fuggito.
In mano, la polizia giudiziaria ha una “nota di ricerca”, e una foto, l’ultima disponibile nel lungo repertorio di scatti di cronaca.
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