Gallarate, il PD attacca: “50.000 euro non spesi per le famiglie. In consiglio insulti invece di risposte”
Il Partito Democratico di Gallarate critica la mancata spesa di 50.000 euro destinati al sostegno familiare: “Il Comune parla di mancanza di fondi ma non li usa”
Un confronto acceso, degenerato in insulti, ha animato il consiglio comunale di Gallarate nella serata di ieri. A sollevare la questione è stato il Partito Democratico cittadino, che in un comunicato stampa punta il dito contro la maggioranza per una mancata spesa di circa 50.000 euro destinata al sostegno alle famiglie, all’interno del capitolo 412 del bilancio comunale 2025.
Fondi disponibili ma non utilizzati
Il tema, secondo il PD, è tutt’altro che marginale: «Il capitolo dedicato al sostegno alle famiglie registra un avanzo di circa il 20% – si legge nella nota – pari a quasi 50.000 euro non spesi su 300.000 stanziati. Una cifra importante, soprattutto in un momento in cui molte famiglie raccontano di un Comune che “non ha soldi” per sostenerle».
Il comunicato denuncia il paradosso tra risorse disponibili e inazione amministrativa, evidenziando come siano state realtà private e parrocchiali a cercare di colmare le lacune nell’assistenza alle famiglie in difficoltà.
Dalla sostanza agli insulti
Durante la discussione in aula, il clima si è surriscaldato. Al centro delle polemiche il consigliere Galluppi, che – secondo quanto riportato dal PD – avrebbe etichettato come “fascista” chi stava ponendo domande sulla gestione dei fondi. «Un episodio che, se non fosse avvenuto in una sede istituzionale, potrebbe apparire grottesco», commentano i dem.
“Un cortocircuito istituzionale”
Il Partito Democratico rivendica la volontà di aver sollevato un problema concreto e documentato, e condanna lo spostamento del dibattito su un piano personale e offensivo: «Chi ha provato a denunciare la gravità di una mancata spesa su un capitolo destinato alle famiglie si è invece trovato accusato di fascismo, in un cortocircuito che nulla ha a che vedere con il merito della questione».
La chiosa finale è sarcastica: «Il consigliere Galluppi si è definito un tornato in un barattolo di marmellata, ma forse in quella stessa marmellata ieri ci è scivolato!».
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