Binda in aula per la discussione della revoca del carcere
Assistito dagli avvocati Esposito e Martelli che presentarono la richiesta sospensione della custodia cautelare. Decisione entro un mese
Stefano Binda era presente questa mattina in aula, a Milano, per un passaggio procedurale importante legato alla richiesta dei suoi difensori circa la sospensione della misura della custodia cautelare in carcere.
Sergio Martelli e Patrizia Esposito, avvocati del cinquantenne di Brebbia in carcere dall’inverno 2016, presentarono ricorso contro la misura che lascia dietro le sbarre Binda, ora in carcere dopo la condanna all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Lidia Macchi.
Stamani è stato discusso di fronte al Tribunale del riesame l’appello sull’ordinanza di rigetto della richiesta di revoca delle misure cautelari (la decisione in primo grado venne presa nel marzo scorso anche alla luce del parere negativo espresso dalla procuratrice generale Gemma Gualdi).
Si tratta di passaggi formali e secondo il codice di procedura penale la corte entro trenta giorni dovrà emettere l’ordinanza.
Ancora da definire la data per la celebrazione del secondo grado di giudizio, l’appello.
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