La Cassazione conferma la pena a Domenico Piccolomo
Sconterà 11 anni. Un caso di violenza su minori che colpì fortemente l’opinione pubblica

Dopo l’arresto ci fu l’appello pubblico rivolto da una vittima di quell’uomo: «Ragazze, non abbiate paura, denunciate».
Ora quella vicenda, che ha visto imputato Domenico Piccolomo, – fratello minore di quel Piccolomo, Giuseppe, il killer delle mani mozzate (omicidio per il quale sta pagando con l’ergastolo ce di cui solo qualche giorno fa è corso il decennale) – è arrivata alla fine dell’iter processuale, con la pronuncia della sentenza di Cassazione che ha confermato la pena pronunciata dalla Corte d’Appello di Milano.
I giudici di secondo grado avevano ridotto la pena per violenza sessuale su minore pronunciata dai colleghi di Varese passata dai 16 anni di reclusione nel settembre 2018 a 11.
La decisione dell’Appello escluse, tra gli episodi contestati, il caso della ragazza oggi ventinovenne ma ai tempi delle contestazioni di soli 16 anni: è passato troppo tempo ed è pertanto sopravvenuta la prescrizione.
La decisione dei giudici milanesi – confermata ieri dalla Cassazione – ha invece mantenuto le accuse sulle altre due parti offese, anch’esse di 16 anni ai tempi delle presunte molestie, per le quali l’uomo venne arrestato nell’inverno 2018.
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