Le frane in via Lugano sono due, la strada deve restare chiusa
Il sopralluogo effettuato dai tecnici la vigilia di Natale ha evidenziato che le situazioni di pericolo sono due: oltre 100 metri cubi di terra e sassi che potrebbero staccarsi improvvisamente
Le brutte sorprese non finiscono a Cantello, dove da diversi giorni il sindaco Chiara Catella, i tecnici comunali e i volontari della Protezione civile sono impegnati a monitorare la frana che incombe su via Lugano. La brutta sorpresa, rilevata dai tecnici esterni che la vigilia di Natale hanno effettuato un accurato sopralluogo, è che le frane sono due, e una di queste è particolarmente pericolosa ed insidiosa.
«Il sopralluogo congiunto con il geologo e l’agronomo forestale ha evidenziato che le situazioni di pericolo sono due, quella più visibile ed un’altra a monte. Dicono che se se ne sgancia una viene giù tutto, sono più di 100 metri cubi di materiale e il muro in cemento esistente non potrebbe trattenere il materiale, dunque la situazione è pericolosa. Inoltre i due smottamenti sono appoggiati contro la roccia e quindi lo scivolamento a valle sarebbe molto rapido e molto violento. Per questo hanno detto che assolutamente la strada non può e non deve essere riaperta».
Già nella giornata odierna gli uffici comunali sono al lavoro per trovare una ditta per rimuovere il materiale instabile, almeno quello più sconnesso e garantire una situazione di maggiore sicurezza, poi si si cercherà di intervenire per risolvere la difficile situazione che si è creata. La speranza è quella di riuscire a riaprire via Lugano entro il 7 gennaio, quando termineranno le vacanze natalizie e riprenderanno le attività scolastiche.
«Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità – aggiunge Chiara Catella – Anche trovare due tecnici che venissero a fare il sopralluogo la vigilia di Natale non era così scontato, ma ci siamo riusciti e speravo che mi dessero notizie migliori. Invece non è stato così e mi hanno detto chiaramente che l strada non può essere riaperta perché il materiale instabile è molto e c’è il rischio di un crollo improvviso».
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