Ivan, Cassano ti aspetta

Cassano Magnago sonnecchia pigramente al sole di una calda domenica di fine maggio, aspettando il ritorno del suo eroe a pedali: Ivan Basso. In via don Orione fiocchi e palloncini debitamente rosa attendono il vincitore del Giro d’Italia 2010, proprio come dieci anni fa: e al diavolo tutto quanto è successo in mezzo. Anzi, proprio per questo il successo è ancora più dolce, anche se per ora i festeggiamenti sono molto discreti.
Al bar ristorante pizzeria L’Aragosta, gestione rigorosamente campana, si sistemano le ultime decorazioni per accogliere degnamente il campione, che comunque non potrà essere di ritrono prima del cuore della notte. Per festeggiare i suoi ultimi successi il locale ha sfoderato una nuova specialità: la pizza "alla Zoncolan" (pomodoro, mozzarella, più speck e funghi porcini in omaggio ai prodotti delle Alpi). «Ivan è un amico, prima che un campione, per noi» fa Carmine Oliviero. «Gli siamo stati vicini quando era squalificato, ma lui non si è mai perso d’animo. Forse dentro di sè si sentiva abbattuto, ma non lo dava a vedere. Ha carattere, ha sempre dimostrato una grande forza, anche nella brutta stagione si allenava con costanza, fino a otto-nove ore al giorno». E quanti lo hanno incrociato, magari senza riconoscerlo? Tra un semaforo e l’altro in città, cercando le vie libere della collina? Sull’anello del lago di Varese? O in un bar di Busto Arsizio, per una pausa veloce e ristoratrice? È con l’umiltà che "Ivan il terribile", come lo salutano le scritte, ovviamente rosa, sull’asfalto della "sua" via don Orione, ha costruito la sua ricostruzione come campione ai massimi livelli. Come uomo, non aveva alcun bisogno di ricostruirsi.

Il sindaco Aldo Morniroli non ha avuto molto tempo per seguire le tappe in tv ma è ben felice del secondo trionfo dell’illustre concittadino al Giro. «Si dimostra ancora una volta tutta la bravura, la forza, la costanza di questo ragazzo. Ivan ha dato tutto per questa professione che ama, ha avuto vicino a sè tanti amici, e, non va dimenticato, la famiglia. Sullo Zoncolan si è vista la sua forza in salita, ma anche ieri al Tonale, bisognava vederlo quello sprint con Scarponi per aiutare il compagno Nibali con gli abbuoni, prima ancora che per i pochi secondi in più su Arroyo…». È anche da questi particolari che si vede il campione. Ci sarà una festa?. «Organizzeremo qualcosa con lui» risponde prudente Morniroli, si dovrà anche tenere conto del tempo che Ivan potrà avere a disposizione. Già domani sera sarà ad Arona per una kermesse serale.
Per stanotte è previsto il ritorno "alla base": il fan club, che ha la sua "tana" alla birreria German’s, è tutto a Verona. Non sarà prima delle due-tre di stanotte che Ivan potrà rientrare. Ma per tutti, ricorda il proprietario, Stefano Bernacchi, Ivan è quello che si vedeva inforcare la sua bici all’alba, ogni giorno. Anche quando il traguardo sembrava lontanissimo.