Si può sparare ma a distanza da case e strade

Il nucleo faunistico della polizia provinciale spiega le norme. “Nessuna segnalazione ricevuta, ma vigileremo”

lago di comabbioLe regole per sparare, a caccia, sono queste: tenersi a 100 metri in presenza di abitazioni e a distanza di 50 metri da una strada se l’arma non è puntata verso l’obiettivo “protetto” (in questo caso, appunto, case o strade). Altrimenti, prima di premere il grilletto, occorre accertarsi di essere almeno a 150 metri se si punta il fucile verso un fabbricato o una via di transito, cioè se la selvaggina si frappone tra il cacciatore e quel punto da non raggiungere coi proiettili.
Queste le norme citate dal nucleo faunistico della polizia provinciale di Varese. Sono due leggi, una dello Stato la 157/92, e una regionale, la numero 26 del 1993 a dettare le distanze. In teoria, quindi, cacciare sul lago di Comabbio, vicino alla pista ciclabile, si può.
«È possibile rispettando le regole – spiega il commissario aggiunto del nucleo faunistico di Polizia provinciale Tiziano Arru – anche se la legge col termine “strade” intende “vie carrozzabili”, e sulla tipologia della pista ciclabile è in atto un’interpretazione della norma. Diciamo che tenendosi con le spalle alla distanza di almeno 50 metri dalla pista è possibile sparare. Ma attenzione, queste regole valgono e vanno applicate con buon senso. Andare a caccia nelle ore centrali della giornata in un momento dove sono presenti persone nelle vicinanze non è una buona idea e non serve tra l’altro a nulla sul piano dell’attività di caccia perchè il selvatico in quelle ore non si fa vedere».
La legge, comunque, non impedisce di cacciare anche col sole alto: le regole, che in ambito locale prevedono anche specifici precetti di orario, permettono di solito di poter sparare dall’alba al tramonto.
La normativa non prevede distanze da persone. Ci sono disposizioni che tutelano le distanze da mezzi agricoli in movimento (ma questo per proteggere la selvaggina che, ad esempio, “stanata” da una trebbiatrice si leva in volo o scappa divenendo facile preda) o dai luoghi di lavoro, oltre, come detto, da strade carrozzabili e case. Se si infrangono queste regole è prevista una sanzione amministrativa di 206 euro. Altro discorso è il penale, dove si può incorrere in reati che vanno dall”esplosione pericolosa’ a quelli contro la persona: lesioni, lesioni gravi e via dicendo.
«In realtà non abbiamo avuto segnalazioni in merito all’episodio raccontato dai lettori di Varesenews, ma ci recheremo sul posto a controllare che le regole vengano rispettate – conclude Arru – . Diversa la situazione sul lago di Varese. Lungo la pista ciclabile, anche alla luce del fatto che è più datata di quella di Comabbio, sono arrivate lamentele, in alcuni casi, per la presenza di cacciatori lungo la pista. Anche in questo caso, come detto, la normativa esiste e va rispettata».

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Pubblicato il 28 Settembre 2010
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