Il giudice ha deciso, Beppe Uva sarà riesumato
Lo ha stabilito il magistrato Orazio Muscato dopo sei ore di udienza molto tesa
La salma di Giuseppe Uva sarà riesumata, lo ha deciso il giudice Orazio Muscato dopo 6 ore di udienza molto tesa. Sono passati tre anni dalla morte dell’artigiano 42enne di Varese, deceduto in ospedale, dopo un fermo nella caserma dei carabinieri e la svolta è arrivata. I tre periti sono stati ascoltati in aula, ma il clima non è stato affatto rilassato. La conclusione dei tre consulenti è che i
farmaci somministrati quella notte, tra il 13 giugno e il 14 del 2008, non possono essere la causa della morte, anche se non si esclude che vi siano state delle concause. Insomma, va chiarito ancora molto, basti pensare che la benzodiazepina che l’imputato Carlo Fraticelli somministrò alla vittima, secondo gli esperti, potrebbe uccidere un soggetto sano solo in quantità 27 volte superiori a quelle in oggetto. Certo, si parla di persone sane e Giuseppe invece non lo era : aveva una malformazione al cuore che l’autopsia non riscontrò (primo punto importante), era in stato di ebbrezza alcolica e il suo cuore smise di battere all’improvviso. Già ma perché? Si cerca un fattore scatenante che ancora non è stato trovato, e che potrebbe in teoria anche essere uno stato di ansia e agitazione. Tutto ciò va chiarito proprio dalla riesumazione: attraverso l’analisi genetico forense, medico forense e con una tac che eslcuda per sempre lesioni ossee. Questo intende fare il giudice Orazio Muscato che ha autorizzato una proroga di 90 giorn ai periti e che nominerà altri due consulenti il 7 novembre. Muscato ha respinto le obiezioni del pm Agostino Abate che voleva ricusare due periti (Santo Davide Ferrara perchè ha in corso un processo di secondo grado per falso a causa di perizie che avrebbe firmato ma non effettuato, Gaetano Thiene perchè aveva fatto da consulente all’avvocato Fabio Anselmo).
Il dibattimento rimane sempre nei binari di un processo per colpa medica, a carico dello psichiatra Carlo Fraticelli, accusato di aver esagerato con i sedativi; ma di certo l’ordinanza del giudice Orazio
Muscato riapre gli scenari. E poi il clima non è dei migliori. La parte civile dell’avvocato Fabio Anselmo e il pm Agostino Abate sono ai ferri corti. L’avvocato lo vorrebbe rimuovere dal processo, Abate in aula è stato invece durissimo nel difendere le sue posizioni e
attaccare le conclusioni dei periti. Il giudice ha faticato a tenere gli animi sotto controllo.
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