Rapina da film all’Ubi Banca di Biumo
È avvenuta nel pomeriggio di venerdì verso le 16 dopo l'orario di chiusura: uno solo dei quattro banditi era armato, ma non c'è stata aggressione ai nove impiegati presenti in banca in quel momento
L’agenzia della Ubi banca di via dei Mille a Biumo Inferiore è stata teatro di una rapina nel pomeriggio di venerdì. Sono in corso le indagini da parte della Polizia. Secondo la ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, anche ascoltando i testimoni, pare che quattro rapinatori, incappucciati, siano sbucati al piano inferiore della banca, tra le sale dell’archivio e il locale che custodisce la cassaforte, ordinando ad un impiegato di aprire il caveau e consegnare il denaro.
La rapina è avvenuta poco dopo la chiusura delle 16 e, per le modalità con cui è avvenuta, pare evidente che i banditi la preparassero da tempo. Troppa attenzione ai dettagli e una lunga preparazione fanno supporre che i rapinatori lavorassero da giorni per aprirsi un varco forzando una porta, una grata e poi una piccola finestra.
Particolari confermati anche da Alessandra Cellini, la proprietaria del negozio di fiori che confina con la banca: "Forse era già una settimana che lavorano da sotto il palazzo, nell’intercapedine che gira tutt’intorno. Ieri verso le 16 quando la banca era chiusa ma i dipendenti erano dentro, hanno fatto irruzione, quindi sono scappati sempre dai sotterranei, sbucando dalle cantine che danno sul retro del mio negozio. Lì c’è un cancello che di solito è chiuso e che invece ieri era aperto e risale sulla via dei Mille proprio accanto alla parrucchiera".
A quanto pare uno solo dei banditi era armato, ma non c’è stato nessuna aggressione ai nove impiegati presenti in quel momento nella banca. Il "blitz" è durato solo pochi minuti. Poi i quattro, come si diceva, sono fuggiti. A fare il palo forse un complice in scooter, che si è allontanato senza lasciare traccia.
Sull’accaduto indaga la Polizia di Stato. Secondo le prime indiscrezioni trapelate il bottino potrebbe essere consistente, tra i 50 e i 70mila euro e sembra che l’arma utilizzata fosse in realtà una pistola giocattolo, poi ritrovata su uno dei banconi che arredano la banca.
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