Il mercato immobilare è difficile, dobbiamo far ragionare i clienti
Annita Barberi, titolare con la sorella dell’agenzia "Rogito ergo sum": «Da parte di chi vende c’è spesso la sensazione (falsa) di avere in mano un tesoretto. Chi compra, invece, ha la sensazione di avere la possibilità di fare l’affare del secolo»
Annita Barberi, titolare con la sorella dell’agenzia "Rogito ergo sum" di Buguggiate, è tra i protagonisti di tutte e tre le edizioni di La casa in piazza.
Come sta andando il mercato in questo momento?
«Non ci si può girare intorno: il nostro settore, nella crisi attuale, è in pole position. È quello che più risente in assoluto della situazione generale»
Quali sono le principali richieste fatte dai clienti alle agenzie?
«Sul fronte degli acquirenti c’è la massima esigenza: tutti vogliono il meglio. Mi è capitato di ricevere richieste di vista lago dove era umanamente impossibile, come il quartiere varesino di Sant’Ambrogio o Daverio. Da parte di chi vende, invece, c’è spesso la sensazione (falsa) di avere in mano un tesoretto: è un’idea, purtroppo, da demolire, di questi tempi. Chi compra, invece, ha la sensazione di avere la possibilità di fare l’affare del secolo: sensazione non necessariamente vera anch’essa. Il risultato è che bisogna portare i clienti a ragionare».
E i problemi maggiori segnalati dai clienti?
«I clienti segnalano un caro prezzi quando acquistano, per chi vende invece la difficoltà più grande sono le tempistiche: in questo momento sa di dovere avere incontro un tempo lungo prima di trovare un compratore. Tant’è vero che ora si contrattano incarichi di almeno sei mesi, e bisogna essere fortunati che si possa vendere in questo tempo. Tra l’altro, c’è disorientamento tra chi acquista perchè il mercato offre moltissimo»
Rispetto alle banche e all’erogazione dei mutui, com’è la situazione? Si vedono miglioramenti?
«No, assolutamente. Noi non ne vediamo. Oggettivamente le difficoltà ci sono: certe banche non fanno partire in alcuni casi nemmeno la richiesta».
Qual è la vostra aspettativa per “La casa in piazza”?
«La nostra aspettativa è quella di aprirci a un pubblico che si spera nuovo. E poi bisogna dire che è sempre piacevole avere un momento di interfaccia con i colleghi, scoprire che la collaborazione ha un valore aggiunto e un peso diverso. La collaborazione tra realtà immobiliari va presa in considerazione più strettamente, di questi tempi: per “fare muro”»
Tutti gli articoli della Borsa Immobiliare varesina "La Casa in Piazza"
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