Giorno della Memoria: a teatro con una storia che parla di coraggio e di amore

“Shabbes Goy” sarà in scena sabato 26 gennaio, al Teatro Apollonio di Piazza Repubblica per commemorare il Giorno della Memoria che cade il 27. Sul palco il Teatro Blu

Uno spettacolo che parla di amore e di coraggio. Uno spettacolo che ha come tema il dialogo tra religioni, che parla di multiculturalità e integrazione. “Shabbes Goy” sarà in scena sabato 26 gennaio, al Teatro Apollonio di Piazza Repubblica per commemorare il Giorno della Memoria che cade il 27. Presentato questa mattina, martedì 15 gennaio, dall’attrice e regista Silvia Priori del Teatro Blu, lo spettacolo vede il patrocinio dell’amministrazione comunale e ha ricevuto la collaborazione dell’Associazione “Un’altra storia” e dell’ A.N.P.I di Varese.

«È un grande piacere per noi dare il patrocinio a questa iniziativa – ha spiegato l’assessore Enrico Angelini -. Lo spettacolo tratta temi importanti e vuole abbattere i muri della paura contro il diverso e quello dei pregiudizi. Temi che ci toccano nella quotidianità. Uno spettacolo di alto profilo». Promotore dell’iniziativa anche Filippo De Sanctis, direttore del Teatro Apollonio, luogo dove si svolgerà lo spettacolo: «Da diversi anni abbiamo deciso di proporre spettacoli in ricordo del Giorno della Memoria. Credo che sia un momento importante di riflessione e confronto».

Lo spettacolo, come spiegato da Silvia Priori, nasce da uno studio su “Il muro invisibile” di Harry Bernstein e parla di tolleranza e d’ amore. Il tema infatti, è il dialogo tra religioni ed in particolare tra quella ebraica e quella cattolica, raccontato tramite le vicissitudini dei personaggi. Gli attori inoltre, sul palcoscenico saranno accompagnati dal virtuosismo dei solisti dell’ Orient Express Ensemble e dalle sonorità malinconiche e appassionate dell’Est europeo. «Uno spettacolo particolarmente adatto nella commemorazione del Giorno della Memoria – spiega Silvia Priori -. Non si parla di olocausto ma di un tema profondo come quello della multiculturalità e l’integrazione».
Lo spettacolo inoltre fa parte del progetto “C’è posta per te” promosso dall’amministrazione comunale con la Fondazione Ubi- per Varese Onlus e UBI- Banca Popolare di Bergamo per permettere alle famiglie svantaggiate di andare a teatro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Gennaio 2013
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