Fuga d’amore con il bullo
Un'adolescente di 16 anni scompare, la polizia la ritrova. Ma il giovane che era con lei doveva stare in carcere: picchiò una compagna di scuola in via Morosini
La ragazzina di 16 anni scomparsa domenica è stata coinvolta in una classica fuga d’amore, ma con dei rischi importanti per la giovane e una legittima preoccupazione della famiglia. Con lei c’era il fidanzatino che, tuttavia, non è un giovane molto tranquillo: si tratta di 17enne, marocchino, che un mese fa, per vendicare una presunta “spiata” a scuola, aveva colpito una compagna di classe con un pugno in faccia, in via Morosini, spaccandole il naso.
(Foto, a sinistra Paolo Catenaro, dirigente della Volanti, a destra Paolo Localzo, vicedirigente)
Per questo, ma non solo, il giovane “bullo” era stato destinato, dal tribunale dei minori, a un regime di semidetenzione, nel carcere minorile Beccaria di Milano, da cui però era sostanzialmente evaso, nel senso che non aveva più ottemperato, da qualche giorno, agli obblighi di firma. Ma la preoccupazione della famiglia della ragazzina, che in realtà vive a Cantello, era giustificata anche dai precedenti del 17enne, un tipo davvero irrequieto. Già denunciato per lesioni, possesso di stupefacenti, ingiurie, resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, porto di strumenti atti a offendere. La squadra volanti della questura li ha seguiti intercettando i cellulari. La ragazza va a scuola a Milano, e si era diretta lunedì verso Saronno: i giovani hanno sostanzialmente vagabondato, e sono stati rintracciati alle 18 di lunedì. L’adolescenza è un’età difficile e i poliziotti hanno fatto molta fatica a stabilire un dialogo con loro. Il giudice di sorveglianza del tribunale dei minori è stato costretto a revocare la semilibertà al 17enne e lo ha fatto trasferire in carcere, per scontare il residuo di pena.
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