Traffico internazionale di droga, Giorgio Riformato resta in carcere
Sono comparsi davanti alla Corte albanese Giorgio Riformato e Saimir Bajrami, le due persone arrestate con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti lo scorso 10 maggio
Sono comparsi davanti alla Corte albanese Giorgio Riformato e Saimir Bajrami, le due persone arrestate con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti lo scorso 10 maggio. La decisione di trattenerli in carcere è arrivata dopo la richiesta avanzata dal Procuratore, Doloreza Musabelliu, che ha sostenuto che il traffico di cannabis (460 chili ritrovati vicino all’aereo di Riformato) era stato messo in piedi da Bajrami con la collaborazione di Riformato ed altre persone ancora oggetto delle indagini in corso.
L’avvocato di Bajrami ha detto che il suo assistito soffre di problemi mentali, mentre Riformato ha dichiarato, secondo quanto riportato dal giornale albanese http://www.top-channel.tv, di non conoscere il 35enne albanese e di essere arrivato in Albania per motivi turistici, aggiungendo che il 10 maggio aveva iniziato un tour panoramico, ma di aver avuto un problema improvviso che lo ha costretto ad atterraggio di emergenza a Divjaka.
La Procura avrebbe ottenuto un video che smentirebbe le dichiarazioni di Riformato e mostrerebbe il “comandante” di Mesenzana in compagnia di Bajrami in un albergo di Tirana. Secondo gli inquirenti e gli investigatori albanesi, Bajrami e Riformato si sarebbero conosciuti in Italia, a Mesenzana, dove il cittadino albanese avrebbe abitato per un periodo e dove il pilota ha ancora numerosi contatti. Oltre alla droga, 460 chili trovati sulla spiaggia vicino a dove è atterrato il Piper intestato alla società di Riformato, sono stati sequestrati anche 27 mila euro trovati in possesso dell’albanese.
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