Fusco torna a Milano, archiviazione per la tangente Finmeccanica alla Lega

Il tempo di Eugenio Fusco alla Procura di Busto Arsizio volge allo scadere. Arrivato in largo Giardino nel 2013 per indagare sul caso delle presunte tangenti pagate da Agusta Westland ad esponenti dell’aviazione indiana per l’ottenimento di una commessa di 12 elicotteri di lusso, se ne andrà venerdì prossimo chiudendo tutti i rami che dell’indagine – già in dibattimento per quanto riguarda la tranche da 28 milioni di euro che sarebbero stati pagati alla famiglia dell’ex-capo di stato maggiore dell’aeronautica indiana Sashi Tyagi – sono rimasti aperti. Si chiude con la richiesta di archiviazione il filone che ipotizzava una tangente da circa 10 milioni di euro pagata da Giuseppe Orsi alla Lega Nord mentre si avvia alla richiesta di rinvio a giudizio l’altra tranche di corruzione internazionale nei confronti del faccendiere Cristian Michell, di Guido Haschke, Carlo Gerosa e l’avvocato faccendere indiano Gautam Khaitan. Qui sono in ballo altri 30 milioni di euro, circa. 

Fusco se ne va, come detto, ma poco prima di salutare i colleghi ha messo sul piatto l’indagine collaterale a Finmeccanica che ha portato alla luce le presunte irregolarità su due contratti stipulati da Expo 2015 ed Eupolis grazie ai quali sarebbero state assunte due fedelissime del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni. L’indagine, tutt’ora in corso, è valsa l’avviso di garanzia per induzione indebita e turbativa di un bando per il governatore e il capo della sua segreteria Giacomo Ciriello. Non è da escludere che da qui a venerdì Maroni si presenti in Procura per il promesso chiarimento della vicenda ma è comunque probabile che il fascicolo verrà trasferito per competenza territoriale (e su richiesta del difensore di Maroni, Aiello) a Milano dove, manco a dirlo, tornerà proprio Eugenio Fusco.