Nasce Casartigiani: “Zero burocrazia e tanta rappresentanza”

Presentata alle Ville Ponti la nuova associazione che fa già parte di Rete Imprese Italia. Giuliano Terzi sarà il presidente e Gianni Lucchina il segretario generale. «Se entro un anno non raggiungiamo gli obiettivi, saremo inutili come le altre associazioni»


«Vista la gente in piedi. La prossima volta prenoto una sala più grande». Nemmeno Gianni Lucchina, neosegretario generale di Aime-Casartigiani, si aspettava una partecipazione così numerosa per l’esordio varesino della sua nuova creatura. Certo, la nascita di una associazione di categoria in un momento così difficile per l’economia è senz’altro un fatto curioso, ma se a guidarla è l’ex direttore di Confesercenti, allora diventa una notizia.
A mettere subito le mani avanti, però, ci ha pensato il vicesegretario  Giancarlo Pignone: «Non si tratta di un’operazione di cambio di casacca, bensì di una sfida». E Lucchina, che in questo sudoku associativo di fine estate è il numero più importante, ha completato il pensiero del suo vice, rivolgendosi a braccio ai tanti esponenti politici schierati in prima fila: il deputato del Pd Angelo Senaldi, il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, il consigliere regionale di Forza Italia Luca Marsico, il sindaco di Varese, Attilio Fontana, e quello di Malnate, Samuele Astuti. E nelle retrovie, anche l’immancabile Giuseppe Adamoli, sempre attento ai cambiamenti in atto sul territorio.
«Tutti rimproveriamo alla politica di non cambiare mai – ha detto Lucchina – ma le associazioni hanno altrettante responsabilità. Pensiamo al frequente cattivo uso dei bandi pubblici, spesso svincolati dalle esigenze del territorio. Noi avremo un rapporto costruttivo con chi amministra, rifiutando la burocrazia che spesso dà lavoro ma complica la vita delle persone». 
Casartigiani si muoverà in due direzioni: rivalutando la pura rappresentanza degli imprenditori e non appiattendosi sui servizi, che verranno affidati a professionisti esterni. «Non ci interessa tenere la contabilità, ma vogliamo essere rappresentativi degli imprenditori – ha sottolineato il presidente Giuliano Terzi -. Questa è una associazione intersettoriale ed è anche il motivo per cui abbiamo costituito al nostro interno un comitato scientifico, una vera novità».
La nuova associazione, che fa parte di Rete Imprese Italia e ha 3000 soci di cui 1500 in provincia di Varese, avrà una struttura snella e i soldi per finanziarla arriveranno dagli utili di FidiAltitalia, il confidi di cui Terzi è amministratore delegato.

In sala era presente anche Ignazio Parrinello, nuovo presidente di Finlombarda spa, la finanziaria della Regione Lombardia, che proprio in questi giorni è stata attaccata da Terzi , che ha minacciato un ricorso al Tar, per non esser stato inserito tra i confidi che riceveranno i finanziamenti del Pirellone. A ricordarlo alle parti in causa ci ha pensato Raffaele Cattaneo che nel suo intervento ha fatto un richiamo esplicito al senso di responsabilità individuale e al superamento dell’eccessiva frammentazione.
Richiamo condiviso anche dall’onorevole Angelo Senaldi che, dopo aver evitato di entrare in polemica con il sindaco Fontana «sulle rivoluzioni annunciate dal governo», ha ribadito quanto sia importante per una nuova associazione rivolgersi a più settori e sopratutto avere un comitato scientifico che indichi la direzione da prendere in un momento difficile per le imprese.
Aime-Casartigiani di Varese si è data un anno di tempo. «Per settembre dell’anno prossimo valuteremo insieme i risultati raggiunti – ha concluso il presidente Terzi -. Se non riusciamo a raggiungere gli obiettivi prefissati, sarò io stesso ad ammettere che siamo inutili come tutte le altre associazioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Settembre 2014
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