“Sdoppiare la rete fognaria non è impresa da poco”

II problema della rete fognaria del centro storico è all'attenzione della giunta Alberio. Il Sindaco spiega gli ostacoli che rendono difficoltosa l'opera per dividere le acque bianche da quelle nere

Il lago soffre: di chi è la colpa? Lo stato di salute di questo bacino è da tempo sotto i riflettori. La fioritura algale dei giorni scorsi ha rilanciato la polemica sugli interventi fatti e da fare per tutelare lo specchio d’acqua.

Così, torna al centro anche il mancato sdoppiamento della rete idrica e fognaria del centro storico di Gavirate. Un tema ripreso da un lettore che chiama in causa il Comune di Gavirate : « ….Bisogna prendere atto che purtroppo Gavirate non è ancor oggi provvista di un sistema fognario adeguato ai tempi.Infatti tutta la parte del centro storico, via Garibaldi e XXV Aprile così come altre zone non ha le fognature sdoppiate. Ciò significa che le acque miste vengono mandate tali e quali nel collettore e che in caso di temporali e/o piogge prolungate come quest’anno “scolmano” direttamente a lago. Nel 2008 ed ancor prima ci furono denunce pubbliche anche in Consiglio Comunale e poi pubblicate sull’Informatore comunale di quanto accadeva alle fogne comunali. Quella amministrazione decise, poco dopo, nei primi mesi del 2009 di deliberare per il rifacimento di due tratti di fognatura senza però precisare quali. Purtroppo la delibera portava per questi interventi valore 0 (zero) e non se ne fece nulla. Tutto continuò e continua ancora come prima. Le acque miste scolmano nel lago ed alcune fognature ci vanno direttamente ancora oggi».

La prima a soffrire dello stato di salute del lago è il sindaco di Gavirate Silvana Alberio: « Per una gaviratese come me, che è cresciuta facendo il bagno in quelle acque, guardare oggi in che stato versa mette tristezza. Abbiamo una risorsa turistica importante che non può essere minimamente utilizzata. Detto questo, però, dobbiamo chiarire che sdoppiare le reti nel centro storico di Gavirate non è impresa da poco. Noi abbiamo cominciato a riflettere su come affrontare la questione in via Garibaldi: partiamo, però, da una situazione economica difficilissima. Dobbiamo studiare dove cercare i fondi. Diversa e molto più problematica è la questione di via XXV Aprile: parliamo di una via statale, un’arteria di grande comunicazione, su cui operano molti negozi. Il progetto fatto nel 2008 prevedeva la chiusura totale della via, con conseguente spostamento della viabilità, per tre mesi minimo e un cantiere con lavorazione su tre turni. Abbiamo idea di cosa significhi? Senza dimenticare che andiamo a scavare in un centro storico e che non abbiamo la minima idea di cosa si possa trovare. Il solo progetto aveva fatto allarmare i negozianti, per non parlare di quanti percorrono ogni giorno questa strada. Sono la prima a voler fare qualcosa per questo lago, ma Gavirate deve confrontarsi con tutti gli enti, a iniziare da Anas». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Settembre 2014
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