Gli alunni dell’Anna Frank alla Cobra
La visita all'azienda che produce antifurti per auto fa parte dell'iniziativa di Piccola Confindustria denominata Pmi Day. Grande curiosità da parte dei ragazzi
Tante domande e grande attenzione per gli studenti della 3A della scuola primaria di secondo grado Anna Frank di Varese che hanno incontrato il direttore del personale della Cobra Automotive Technologies Dario Capelli. L’incontro si è svolto questa mattina nell’ambito dell’iniziativa Pmi Day, nata sotto l’impulso di Confindustria e che nel varesotto è coordinata dal Comitato per la Piccola Industria dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. In questi giorni oltre 1000 alunni stanno visitando 38 aziende del territorio.
Gli studenti della 3°A hanno mostrato grande interesse e posto numerose domande al dirigente che vanta un’esperienza lunghissima all’interno della società varesina. Domande che hanno riguardato il costo del lavoro, il processo di produzione degli antifurti, i rapporti con le case automobilistiche che montano sulle proprie auto i prodotti Cobra. Capelli ha risposto a tutte le questioni e ha raccontato alcuni aneddoti che hanno contrassegnato la sua carriera: «Per lavorare con questi importanti marchi automobilistici – ha risposto ad una domanda sul margine di prodotti difettati – bisogna essere precisissimi e, quindi, parliamo di uno o due antifurti difettati su un milione. Inoltre dobbiamo avere un sistema di consegna efficientissimo perchè queste aziende non fanno magazzino e se si ferma la catena di montaggio perchè manca un prodotto o è difettato, paghiamo multe da decine di migliaia di euro per ogni minuto di stop».
Capelli ha parlato anche della sede Cobra di Busto Arsizio che si occupa della parte servizi: «Mentre qui produciamo gli antifurti a Busto si occupano della vendita e dell’assistenza ai nostri clienti che hanno in dotazione i nostri sistemi satellitari». Infine Capelli ha spiegato cosa ha comportato per un’azienda locale (anche se dal profilo mondiale) entrare in una multinazionale come Vodafone: «Per noi è stato un grande passo che è anche una necessità – ha spiegato – dall’inizio della crisi nel 2008 molto è cambiato ed è stato necessario adeguarsi ai nuovi scenari del mercato». Dopo l’incontro con il direttore tre studenti hanno ottenuto il permesso di entrare all’interno del reparto produttivo, in un’area delimitata perchè è necessario un adeguato abbigliamento, per scattare alcune foto che parteciperanno al concorso organizzato in collaborazione con il nostro quotidiano: le foto più belle verranno pubblicate su Varesenews.
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