“Cercasi campi di calcio per salvare vite di notte “

Con le nuove prospettive tecnologiche, per l’attività di elisoccorso notturno in Regione Lombardia si apre a una nuova prospettiva: ma ci vogliono nuovi campi d'atterraggio

Con le nuove tecnologie presentate nella giornata del 2 agosto a Villaguardia, nella sede dell’elisoccorso di Como, per l’attività di elisoccorso notturno in Regione Lombardia si apre a una nuova prospettiva che prevede un impiego più razionale, ma anche più esteso,  dell’elicottero sia notturno che diurno, e anche in condizioni meteo moderatamente avverse.

Per farlo, però, ci vogliono aree adatte all’atterraggio del mezzo, anche se non obbligatoriamente certificate dall’Autorità Aeronautica (ENAC) per gli atterraggi notturni. Oltre ai punti già definiti negli ospedali (a Varese e Busto Arsizio, per esempio) potrebbero essere adatti i campi sportivi illuminati comunali: tra di loro ce ne sono già 50 individuati e utilizzabili in tutta la Regione, tre dei quali – Angera, Sesto Calende, Saronno – nella nostra provincia.

Ma Areu ha individuato almeno un centinaio di aree idonee all’atterraggio notturno degli elicotteri su tutto il territorio regionale. Tra queste – appunto – soprattutto i campi sportivi: ma anche altre aree, purché di adeguate dimensioni, ben delimitate e controllate: «Varese prevede postazioni già oggetto di ricognizione in una fase preliminare nell’identificazione dei siti di atterraggio idonei – ha spiegato Mario Landriscina, Direttore della macroarea dei Laghi del 118 – Siamo in contatto, anche attraverso la struttura varesina del 118, con diversi sindaci che hanno chiesto di entrare nella rete. Se vi è giunta segnalazione di atterraggi in luoghi particolari,  potrebbe essersi trattato di una ricognizione»

Le aree su cui ricerca è più intensa sono quelle montane nel nord della provincia e quelle collinari, o ai bordi del Ticino. Si tratta di siti che i Comuni possono, con interventi economici molto contenuti, rendere disponibili per l’attività di elisoccorso notturno «I costi per le amministrazioni già erano mediamente inferiori ai 3000 Euro, per adeguare l’illuminazione, ma con le nuove tecnologie sono diventati molto inferiori: ormai rischiano, gli investimenti, di essere tendenti a zero». “In cambio” le amministrazioni ottengono un punto privilegiato e certificato di soccorso 24 ore su 24, a favore dei cittadini delle aree limitrofe: uno sforzo che potrebbero fare anche delle amministrazioni comunali insieme.

Naturalmente, non tutte le aree sono adatte: «Gli esperti della Commissione Tecnica Regionale istituita da AREU stanno facendo diverse ricognizioni – spiega Landriscina – per valutare se le aree selezionate o proposte sono, come necessario, collocate in punti ritenuti logisticamente strategici per l’attività di soccorso e di rendez vous con i mezzi di soccorso su gomma, come autoambulanze e auto mediche, che sono di necessario affiancamento in questa attività».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Agosto 2016
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