L’alleanza tra comuni e imprese funziona contro la disoccupazione
Lo "Sportello unico lavoro", progetto di Upel e Confapi a cui aderiscono sei comuni del Varesotto, ha ottenuto ottimi risultati: 400 disoccupati si sono rivolti al servizio, l'8% ha trovato lavoro, il 28% ha fatto colloqui con le aziende
Quando un progetto ha funzionato bene, è buona cosa riproporlo. A maggior ragione se riguarda la lotta alla disoccupazione che in Italia ha raggiunto quota 10,9% . Ecco perché Confapi Varese e Upel (Unione provinciale enti locali) hanno riconfermato per l’anno in corso, insieme ai comuni aderenti (Malnate, Induno Olona, Azzate, Solbiate Olona, Carnago e Turate), lo “Sportello unico lavoro”.
I RISULTATI POSITIVI DELLO SPORTELLO
In tema di disoccupazione, la provincia di Varese non ha numeri migliori rispetto al resto del Belpaese. Nonostante un tessuto manifatturiero florido e radicato, che può contare su oltre 60mila imprese, il tasso di disoccupazione è passato dal 3,6 % del 2004 al 9% del 2015 (Fonte dati Istat). Allo sportello si sono rivolte quasi 400 persone (386 per l’esattezza), per lo più disoccupati da oltre dodici mesi (56%) con una presenza di tutte le fasce di età: tra i 45 e i 54 anni (27%), il tra i 35 e i 44 ( 23 %), tra i 15 e i 24 anni (21%), tra i 25 ai 34 (19%), il 10% oltre i 55 anni. Il 28% ha fatto colloqui presso le aziende del territorio, il 5% ha trovato lavoro presso le aziende associate Confapi e il 3% si è ricollocato autonomamente dopo avere però acquisito gli strumenti necessari per riproporsi sul mercato del lavoro.
CHE COSA FA LO SPORTELLO E COME FUNZIONA
Oltre a far incontrare domanda e offerta di lavoro, lo sportello fa attività formative, riqualifica le persone, coinvolge le aziende presenti nei territori comunali che aderiscono al progetto, fa da ponte tra amministrazioni comunali e imprese. Il comune che aderisce al progetto mette a disposizione un locale idoneo per una mezza giornata alla settimana, coinvolgendo gli assessori e i funzionari competenti che dovranno poi a loro volta collaborare con i manager di Confapi. I lavoratori disoccupati e inoccupati, ma anche chi è occupato ed è scontento del proprio lavoro, possono imparare a rappresentare in modo adeguato il proprio profilo lavorativo, redigere un curriculum vitae, fare colloqui orientativi, approfondire temi legati al lavoro ( dal Jobs Act alla Garanzia Giovani) e alla fiscalità collegata.
DISOCCUPAZIONE: UN DATO STRUTTURALE
Confapi e Upel si sono interrogati anche sul tipo di disoccupazione con cui hanno a che fare. D’altronde a percentuali così alte e per un periodo così prolungato, il fenomeno inizia a non avere più i caratteri dell’eccezionalità. Pasquale Catalfamo, presidente protempore di Api Varese, ha lanciato una provocazione: «Bisognerebbe aiutare le imprese a trovare nuove commesse, anche all’estero, solo così si riesce a dare lavoro. I comuni potrebbero favorire incontri in questo senso sul territorio». La provocazione di Catalfamo, che poi tanto provocazione non è, apre un nuovo fronte: trovare progetti innovativi che possono allargare la platea dei soggetti partecipanti. E un modo potrebbe essere la partecipazione ai bandi europei per attingere a nuove risorse. Un fronte su cui Upel e Confapi stanno già lavorando.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GrandeFratello su Che fare a Varese e nel Varesotto nel weekend del 13, 14, 15 settembre
Alessandro Brachetti su Che fare a Varese e nel Varesotto nel weekend del 13, 14, 15 settembre
Giulio Moroni su Il grande gesto di Filippo Rovelli: si ritira dal campionato per lasciare il titolo a Luca Salvadori
lenny54 su La Finanza di Malpensa sequestra 23 milioni per una maxi evasione sugli orologi di lusso
Viacolvento su In più di 200 alla manifestazione per difendere il bosco di Via Curtatone a Gallarate
Andrea Camurani su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.