Danila Denti espone al museo “Parisi Valle”
Si è aperta la personale dell'artista luinese, curata da Clara Castaldo
Si è aperta ieri – sabato 24 giugno – al museo Parisi Valle di Maccagno la personale dell’artista Danila Denti, dal titolo “Fra terra e Cielo”. Una mostra che raccoglie xilografie, calcografie, dipinti e ceramiche realizzate in oltre vent’anni di attività, tra il 1995 e il 2017.
L’esposizione della talentuosa autrice luinese è curata da Clara Castaldo e sarà aperta al pubblico fino al prossimo 27 agosto; alla mostra sarà affiancata tra il 21 luglio e il 20 agosto anche la festa del libro intitolata “Con un libro fra terra e cielo” realizzata in collaborazione con la Libreria Cerutti & Pozzi di Luino.
«Ho sempre seguito la parabola artistica di Danila con un occhio di riguardo – spiega Fabio Passera, sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca – affascinato dalla delicatezza del suo segno e dei suoi colori. Caratteristiche che si sposano con il carattere dolce e riservato di una donna capace di accoglierti con il sorriso sulle labbra. Un’artista vera, sempre celata dietro quei suoi modi gentili e a un carattere schivo, lontano da ogni forma di autopromozione».
La curatrice Clara Castaldo, responsabile delle esposizioni al museo che sovrasta la foce del fiume Giona ha aggiunto: «La soglia oltre la quale si presenta Danila Denti è, di preferenza, quella cartacea. E quel foglio inciso, inchiostrato o acquerellato, è lì per creare una finestra, una sorta di punto focale dello sguardo, una soglia preferita e preferibile. Sopra – e oltre – quella finestra cartacea, l’autrice mette a fuoco il mondo intero». E ancora: «Più di tutto, i lavori di Danila Denti richiamano la poetica degli Haiku che, leggeri come la pioggia d’estate o come un refolo di vento fresco, dischiudono ampi significati».
Infine parola all’autrice: «La mia figurazione emerge dalla partecipazione emotiva e riflessiva della realtà. Non inseguo la descrizione né la rappresentazione, non sono la fotografia o il verosimile che cerco, ma è l’intima natura delle cose che mi corrisponde, mi parla e si schiude. Così la mia attenzione è attratta dagli spazi, dall’aria, dal piccolissimo stelo o dalla pesante montagna».
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