L’Italia è ancora il regno dei produttori di scarpe

In tutta la penisola le fabbriche del settore sono 4.779 per un totale di 76.744 addetti. Alla Liuc si è tenuta l'assemblea generale di Assocalzaturifici. Presente il sottosegretario Ivan Scalfarotto

Assocalzaturifici 2017

Sono passati circa 35 anni da quando si “combattè” l’ultima battaglia per il Calzaturificio di Varese, simbolo e orgoglio della città e del saper fare italiano, prima di passare ai regnanti di Treviso, i Benetton. Di oltre un secolo di storia industriale della famiglia Trolli e delle mitiche scarpe marcate con il nome del capoluogo bosino rimangono solo le cronache della storia industriale di questa provincia. Chissà se qualcuno tra i tanti partecipanti all’assemblea di Assocalzaturifici, che si è tenuta all’Università Liuc di Castellanza, ricordava ancora quel marchio storico e il suo triste epilogo.

MARCHE E TOSCANA LEADER DEL SETTORE
Perduta la roccaforte di Varese, la Lombardia in fatto di scarpe continua a difendersi con 390 aziende che danno lavoro a 6.869 addetti. Il baricentro del calzaturiero si è spostato nel nord-est e nel centro Italia, in particolare nelle Marche che può contare su 1.605 imprese e 20.636 addetti, la Toscana con 1.090 imprese e 15.188 addetti e il Veneto con 755 imprese e 15.473 addetti. In tutta la penisola le fabbriche del settore sono 4.779 per un totale di 76.744 addetti.

BENE L’EXPORT TRANNE LA RUSSIA
Le calzature italiane piacciono molto all’estero. Ne esportiamo per quasi 9 miliardi di euro, soprattutto in Francia, Germania, Svizzera, Inghilterra e Usa. Discorso a parte merita la Russia che a causa delle sanzioni europee ha ridotto di molto le importazioni italiane, almeno il 40% in quantità e il 50% in valore rispetto al 2013. «Noi siamo contrari alle sanzioni introdotte dall’Unione Europea e rinnovate per altri sei mesi alla Russia – ha detto la presidente di Assocalzaturifici Annarita Pilotti -. Un provvedimento scellerato che penalizza il made in Italy e che sta mettendo in crisi i rapporti commerciali con Mosca, rendendo ancor più complessa una situazione già precaria per difficoltà congiunturali dell’area».

MADE IN E FABBRICA 4.0
La presidente Pilotti ha insistito molto sulla tutela del made in Italy, quale eccellenza della manifattura italiana, attraverso una politica industriale europea. Si è detta inoltre preoccupata per il riconoscimento da parte di Bruxelles dello status di economia di mercato (Mes)  alla Cina che annullerebbe di fatto la competitività delle industrie manifatturiere italiane, auspicando dunque il rafforzamento delle misure di difesa commerciale. L’assemblea alla Liuc è stata anche l’occasione per presentare agli imprenditori calzaturieri presenti  le tecnologie 3D per la prototipazione dei prodotti e una visita guidata presso l’I-Fab, attività coordinate dalla Liuc Business School.

Assocalzaturifici 2017

IL TAVOLO DELLA MODA È UNA BEST PRACTICE
All’assemblea era presente anche il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto che ha chiarito la situazione di alcune questioni ancora aperte, come il made in, su cui si stenta a trovare una soluzione unitaria per l’Italia a livello europeo a causa «del coinvolgimento di più settori». Il comparto del fashion ha dimostrato però che l’unione di tutti gli attori della filiera ha dato maggiore potere contrattuale. «Il tavolo della moda – ha spiegato il sottosegretario –  è una best practice, funziona bene, c’è uno scambio di informazioni reali e crea un clima di fiducia. Il fatto che tutti gli attori del comparto si siano messi insieme in una federazione (Confindustria Moda, ndr) li fa contare di più». Sugli accordi di libero scambio, come il TTIP, Scalfarotto ha detto che fanno bene all’Italia. «Noi siamo i primi a sostenere il mercato libero che è tale solo nel momento in cui è anche equo».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 28 Giugno 2017
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