Accordo con la Prefettura, il sindaco di Besnate sospende lo sciopero della fame
"È ora che l'accoglienza ai richiedenti asilo non venga data con formule emergenziali, ma con una razionale distribuzione sul territorio affiancandola ad una accurata gestione dei flussi migratori", scrive Corbo su Facebook

Stop allo sciopero della fame.
Il sindaco di Besnate Giovanni Corbo, sul suo profilo Facebook, ha comunicato la fine della protesta, cominciata in opposizione alle decisioni della Prefettura che aveva collocato più richiedenti asilo di quelli pattuiti in precedenza sul territorio comunale. Lo sciopero della fame del sindaco è durato quattro giorni.
Tante le reazioni alla decisioni del primo cittadino besnatese: appoggio da parte dei colleghi di partito (Pd) e dei consiglieri comunali di maggioranza, netta critica da parte di Lega Nord in primis, ma anche da Forza Italia e dal centrodestra in generale.
Nella giornata di ieri, giovedì 13 luglio, un nuovo appello del Prefetto ai sindaci, invitati a fare quanto la legge prevede per evitare situazioni di “crisi” come quella di Besnate.
Questo è il commento postato su Facebook da Giovanni Corbo:
«Abbiamo ricevuto una nota formale da parte della Prefettura in cui ci viene comunicato che, entro lunedì prossimo (17 luglio), 8/10 richiedenti asilo ospitati a Besnate saranno collocati in altra struttura e che entro le settimane immediatamente successive saranno collocati in altre strutture gli altri richiedenti asilo, fino al raggiungimento di 15 ospiti a Besnate. Interrompo, pertanto, al quarto giorno il mio sciopero della fame. È ora che l’accoglienza ai richiedenti asilo non venga data con formule emergenziali, ma con una razionale distribuzione sul territorio affiancandola ad una accurata gestione dei flussi migratori. Pronti a fare la nostra parte. Ringrazio le migliaia di persone che in forma privata in forma pubblica in maniera diretta mi hanno manifestato sostegno».
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