Asilo di Sciarè, il Comune taglia 5mila euro di contributo

A giugno il sindaco aveva confermato il valore nel 2017, ipotizzando però tagli in futuro. Ma lunedì in consiglio comunale l'amministrazione porterà già una prima riduzione del 12%. Si mobilitano nuovamente i genitori, mentre la parrocchia risponde con un documento per spiegare il bilancio

Sciarè generica

«Non escludo tagli», aveva detto il sindaco Andrea Cassani, a fine primavera. E la scelta di bilancio arriva ora in consiglio comunale: 5mila euro in meno per la scuola materna Borgomanero, l’asilo (legato alla parrocchia) che serve dal 1955 il quartiere di Sciarè. Il sindaco Cassani aveva assicurato giugno che «a bilancio nel 2017 abbiamo messo i 45mila euro» (quasi “congelando” la minaccia di un taglio) ma ora la variazione di bilancio cambia le carte in tavola e riaccende le preoccupazioni dei genitori.

La scelta è contenuta nell’assestamento di bilancio che approderanno lunedì in aula del consiglio comunale, tra molte altri punti all’ordine del giorno (oltre che di bilancio si discute tra l’altro di urbanistica e ospedale). 5mila euro in meno è il dato del bilancio 2017, un taglio corposo rispetto ai 45mila previsti dall’attuale contributo, che dal 2012 – dall’amministrazione Mucci – prevedeva come riferimento uno standard nazionale (quelle delle scuole FISM, 15mila euro annui per sezione). In generale, il valore fissato dalla FISM è il riconoscimento del valore delle scuole materne paritarie, fondamentali per sostenere un segmento educativo – quello per i bambini tra i 3 e i 6 anni – in cui le strutture pubbliche sono insufficienti (se n’era parlato molto qualche anno fa quando a Bologna si tenne un referendum per il taglio dei finanziamenti, respinto).

Il punto di partenza dell’amministrazione Cassani è uno: «In un periodo di vacche grasse ci poteva stare un certo contributo, oggi le condizioni possono essere cambiate ed è giusto che ogni realtà contribuisca» spiegava a giugno il sindaco. Così, dopo aver fatto scattare gli aumenti negli asili della Fondazione Scuole Materne (inverno scorso), arriva ora il taglio per la paritaria di Sciarè.

Inevitabile l’inquietudine dei genitori dell’asilo, già espressa con un mese fa. Adesso la parrocchia – formale proprietaria dell’asilo – si è mossa anche con un documento per spiegare gli elementi. Una scelta che è stata probabilmente sollecitata dagli ulteriori interventi del sindaco, che ha ad esempio sottolineato più volte che la scuole «fa utili». Dalla scuola parrocchiale hanno fatto notare che è vero solo se si guarda agli ultimi bilanci, ma che il segno + degli ultimi anni è legato ad elementi specifici e che hanno riequilibrato perdite nel passato. “Nel quinquennio in esame l’utile cumulato è stato di 22.411 €, pari ad una media annua di 4.482 €” si legge nel documento. “Trattandosi di bilanci redatti sulla base del principio di cassa, le significative differenze tra i vari esercizi sono da imputare alla contabilizzazione di contribuiti relativi agli anni precedenti”, tra cui l’aumento significativo del contributo dal 2011, per assorbire appunto le perdite. Ma la scuola rivendica anche la “attenta revisione dei costi di gestione” attuata e ricorda di aver già proceduto a ritoccare (per oltre 31mila euro) le rette scolastiche.

Altro punto di scontro, la cifra di 31mila euro per il riscaldamento, citato da Cassani polemicamente. Nel documento – che è firmato da monsignor Ivano Valagussa, parroco di Sciarè – si spiega che la scuola “si fa carico di parte delle spese di competenza della parrocchia”, ma a fronte di altre spese che vengono sostenute invece dalla parrocchia (tra cui 4mila euro di tasse comunali).
Al centro poi c’è sempre l’impegno per i bambini, anche economico. “Per facilitare l’accesso al diritto allo studio – ricorda il documento –  la Scuola dell’Infanzia Borgomanero concede 2 gratuità integrali (retta scolastica e buoni pasto) per un corrispettivo annuo di 4.928 €”. Tutti elementi che secondo la parrocchia vanno valutati, ora che si ipotizza il taglio del contributo del 12%.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 08 Luglio 2017
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