Ryanair a Malpensa, via libera del Tar alla cooperativa Alpina
La protesta degli operai aeroportuali, lo scorso 1 agosto, causò molti disagi: protestano contro l'ingresso della cooperativa al seguito di Ryanair. Ma per ora il tribunale dà ragione ad Alpina
Il Tar della Lombardia non ha accolto la richiesta di sospensiva, presentata da Sea, che avrebbe bloccato l’ingresso a Malpensa della cooperativa Alpina, la società di handling già attiva a Orio al Serio. L’arrivo della coop – che dovrebbe sbarcare anche sugli aeroporti milanesi gestiti da Sea al seguito della low cost Ryanair – è contestato da due anni dai sindacati e dai lavoratori. Lo scorso 1 agosto lo sciopero dei lavoratori a Malpensa, contro Alpina, aveva causato molti disagi.
«In queste ore è arrivata la notizia del respingimento, da parte del TAR della Lombardia, della richiesta di sospensiva fatta da SEA la quale però ha già dichiarato di voler fare ricorso al consiglio di Stato» spiega la nota unitaria dei sindacati. Il tribunale amministrativo non ha esaminato il merito della proposta, ma ha solo rifiutato la richiesta di sospensiva, dopo quella già decisa da Enac l’estate scorsa. Le sigle sindacali sono convinte sia necessario comunque rinviare l’ingresso di Alpina in aeroporto: «Riteniamo che questo possa essere, assieme al nuovo regolamento Enac in approvazione, un valido motivo di ulteriore rinvio».
Enaz – dicono i sindacati – sta già di suo modificando le norme in senso più restrittivo e quindi si può e si deve attendere il nuovo quadro, che renderebbe più rigido il ricorso a subappaltatori (Alpina lavorerebbe per Ags, di cui peraltro è contemporaneamente socia e subappaltatrice). «Tutti i sindacati compatti, riconfermano i timori per gli effetti devastanti per il lavoro e per la qualità del servizio che si avrebbero con la legittimazione di queste forme inaccettabili di dumping. Dopo i tanti sacrifici fatti non lo consentiremo». In aeroporto il lavoro in cooperativa – molto diffuso ad esempio in Cargo City – è sinonimo di minore qualità del lavoro e precariato.
Che la questione preoccupi i lavoratori dell’handling – già reduci da sacrifici negli anni passati – si è ben capito lo scorso 1 agosto, quando la mobilitazione spontanea rallentò notevolmente l’aeroporto in giorni di grandi partenze. Oggi in conferenza stampa i vertici di tutti i sindacati – dai confederali alle sigle di base – hanno ribadito la necessità di arrivare ad un accordo e hanno fatto capire che tra i lavoratori c’è una tensione difficile da monitorare: «Se non ci fossero stati i sindacati, il 1° agosto le conseguenze sarebbero state peggiori» dice Angelo Piccirillo, della Filt-Cgil. Intanto anche oggi gli operai aeroportuali hanno protestato sia a Linate che a Malpensa. Per ora niente blocco delle operazioni in aeroporto, ma lo spettro del 1° agosto è sempre lì.
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