Alberio: “Il cinema Garden non è in vendita”
In una nota la prima cittadina puntualizza dopo le polemiche seguite all'ultimo consiglio comunale
“È arrivato il momento di derimere la vessata questio circa la presunta volontà di vendere l’immobile comunale che ospita il cinema Garden e il Centro 3 età.
Come più volte ribadito anche in Consiglio Comunale non è prevista da parte di questa Amministrazione alcuna alienazione dei due immobili e ciò che si legge sul DUP è frutto di un errore materiale già presente nel DUP di Marzo”.
Esordisce così la nota inviata ieri dal sindaco si Gavirate Silvana Alberio in merito al futuro del cinema Garden, immobile comunale inserito nel Dup (il documento unico di pianificazione) fra le alienazioni. Un errore, per l’amministrazione, che da subito chiarì il problema. Ma la minoranza ha protestato e Alberio intende chiudere la questione con questa puntualizzazione.
«Andiamo con ordine: -per il Centro 3 età non è prevista ne’ vendita ne’ valorizzazione; il valore economico indicato è riferito all’immobile descritto nella riga sopra.
Per il Cinema Garden nella tabella è indicata sia la vendita che la valorizzazione, ma non è indicata la valutazione economica, tant’è che a bilancio non sono state messe cifre in entrata derivanti da tale alienazione».
«Bisogna però dire che l’immobile è stato interessato da valorizzazione e vendita nel 2010, Amministrazione Paronelli, e che la vendita era riferita alla sola Superficie lorda di Pavimento, e fra le altre cose, l’attuale destinazione urbanistica dell’ambito in cui è inserito l’immobile rende di fatto lo stesso ,al momento,privo di interesse economico.
Ora l’errore materiale esistente è stato dichiarato più e più volte e verrà sicuramente corretto, ma perché ci chiediamo tanto accanimento per un mero errore?
Perché al centro 3 età è bastata una pubblica smentita,mentre per il Cinema Garden non basta?
Non ci sarà sotto, per caso, un problema diverso?
Ricordiamo altresì che proprio quest’anno e per la prima volta, l’immobile è stato assegnato con bando pubblico all’associazione culturale L’Immaginario con una convenzione che scadrà nel 2020 ,quindi se ci fosse stata una volontà diversa,non avremmo fatto alcun bando e L’Immaginario, che da circa 9 anni gestiva l’immobile con assegnazione diretta, assegnazione fatta della precedente Amministrazione ,avrebbe dovuto lasciarlo.
Quindi se tutto questo rumore è solo questione di visibilità politica che lo si dichiari apertamente , in caso contrario la questione mi pare ampiamente chiarita!».
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