Speranza e fallimenti, due storici discutono di comunismo

Nell'ambito della mostra sulla Rivoluzione d'Ottobre promossa dalla Casa del Popolo, nel centenario dell'evento che aprì il "secolo breve"

bandiera rossa

Cent’anni dopo la Rivoluzione d’Ottobre, alla Casa del Popolo si discute di comunismo e del secolo breve, sogni ed errori, speranze e orrori.

Succede a Cardano al Campo, dove la storica Casa del Popolo – nata nel 1907 – è una realtà che esiste ancora, è un luogo vivo, ha tenuto di sè la storia tortuosa, contradditoria della sinistra novecentesta. Da ottobre è stata inaugurata la mostra “Anche di qui passò la rivoluzione”, che raccoglie memorie e documenti della rivoluzione vista anche attraverso la storia del territorio, di un paese. Che s’intreccia con la grande storia, tra riformisti e massimilisti, partito organizzato, violenza fascista e antifascismo militante, dittatura ed esuli.

Dalla mostra (accompagnata anche da alcune polemiche), all’incontro di approfondimento e confronto critico. «A 100 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre due storici discutono di Comunismo, un evento che ha coinvolto le vite e le speranze di milioni di uomini e donne. Gli errori, gli sconvolgimenti, i fallimenti e quel che ci rimane in eredità di un evento cruciale del Novecento».

L’appuntamento è per venerdì 24 novembre, dalle ore 17.00 Interverranno: Pier Paolo Poggio, direttore della Fondazione Micheletti, che terrà la relazione su Comunismo sovietico e Altronovecento;  Daniela Franchetti, storica e professoressa al Liceo scientifico di Tradate, in Gli antifascisti varesini degli anni Trenta.

Dalle ore 15 e al termine dell’incontro ci sarà la possibilità di visitare la Mostra “Anche di qua è passata la Rivoluzione” dedicata ai 100 anni della Rivoluzione Russa con l’esposizione di manifesti, foto e cimeli che ricordano quei giorni e quelle lotte dal punto di vista di una Casa del Popolo.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 21 Novembre 2017
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