Vandalizzata la via Crucis della chiesa di San Pietro
Quattro le cappelle interessate da scritte blasfeme e volgari. Il sindaco Lucchini: "Sconvolti dal gesto di qualche imbecille. Ma la videosorveglianza era in funzione". Indagano Carabinieri e Polizia Locale

Sfregio alla chiesetta di San Pietro e a tutta la comunità di Gemonio. Nella notte tra martedì 31 ottobre e mercoledì 1° novembre è stata vandalizzata parte della via Crucis che si snoda all’esterno del piccolo tempio e che è decorata con le formelle realizzate negli anni Ottanta da Albino Reggiori, fortunatamente risparmiate.
Quattro le cappellette colpite, quelle che si trovano sul lato del viale che si affaccia verso la statale Varese-Laveno. Le “decorazioni” a colpi di bomboletta spray vanno dal blasfemo al volgare, passando per – evidentemente – autoritratti degli stessi autori (simboli fallici).
La brutta sorpresa è arrivata questa mattina, quando a San Pietro era in programma la messa festiva delle 8,30. Sul posto sono intervenuti subito i Carabinieri e la Polizia Locale, insieme alle autorità del paese. Alcune persone che abitano in zona hanno segnalato di aver sentito schiamazzi e rumore di motorini intorno alla mezzanotte e nei pressi della chiesa sono stati rinvenuti oggetti – bottiglie e altro – che lasciano pensare a un bivacco.
I vandali, però, ignorano evidentemente che San Pietro è sorvegliata da alcune telecamere nascoste: in giornata le forze dell’ordine provvederanno a visualizzare i filmati in modo da poter identificare gli autori del vandalismo. A confermare la presenza della videosorveglianza è proprio il sindaco, Samuel Lucchini: «La comunità è rimasta colpita e sconvolta per questi atti incivili di qualche imbecille che non ha rispetto né per il senso religioso, né per quello civico e neppure per quello artistico. Non dimentichiamoci, infatti, che San Pietro oltre a essere un amato luogo di culto è anche Monumento Nazionale. Ora gli sviluppi del caso sono in mano a Carabinieri e Polizia Locale e sono fiducioso che presto avremo notizie in merito».
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“Qualche” imbecille??? Direi piuttosto da “troppi” e dementi imbecilli! E’ preoccupante constatare quanti ragazzini deficienti si divertano a dare sfogo ai loro istinti trogloditi e blasfemi! Mi auguro che vengano identificati e puniti a dovere, soprattutto se minorenni!
Quando verranno individuati i responsabili, oltre alla denuncia penale, occorre colpirli nel portafoglio, se minorenni in quello dei genitori, che penso sia la “cura” migliore per dissuaderli in futuro da ripetere simili vandalismi.